Un problema tecnico negli interventi provoca la paralisi. Auto, scooter e pullman incolonnati lungo il corso Italia
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sant’Agnello/Piano di Sorrento - Una lingua d’asfalto tornata
infernale. Due chilometri
che sembrano più tortuosi
della scalata dell’Izoard.
Ma invece di vincere una
tappa del Tour de France in
sella a una bicicletta, invece
dei ciclisti protagonisti in
tv, c’è gente «normale», che
deve andare a lavoro o che
deve accompagnare i bimbi
a scuola. Auto o scooter non
fa differenza. Non si passa.
Non se ne parla nemmeno.
Fra Piano di Sorrento
e Sant’Agnello è una lotta
continua, a volte inutile: il
traffico «strangola» un tratto
che ieri mattina, chi è stato
fortunato, è riuscito a «coprirlo
» con tempi choc: oltre
un’ora. «Siamo sfiniti, non
ce la facciamo più» scuotono
il capo gli automobilisti,
vittime della «supercazzola
» della viabilità a cui nessuno
sa proporre soluzioni
incisive, tempestive.
No. Non è soltanto un’uscita
di Ugo Tognazzi nelle vesti
del conte Lello Mascetti
nel celebre film «Amici
miei». In strada, a lavorare,
ci sono gli operai, impegnati
fin dalla notte nei lavori
per «posare» i tubi del gas
metano sotto un asfalto divenuto
bollente. Non per la
temperatura estiva, ma per
i tradizionali disagi, per le
imprecazioni di chi è ostaggio
di una terra i cui amministratori
non sono tuttora
riusciti a trovare un’intesa
per fronteggiare il dramma
viabilità. Manco a dirlo,
l’assessore con delega al
corso pubblico del Comune
di Sant’Agnello, Antonino
Castellano, ieri ha pensato
di rivolgersi al mondo del
web per «scusarsi» per i disservizi. Problemi dovuti
a un imprevisto emerso nel
corso degli interventi che
ha fatto prolungare i lavori
mandando così immediatamente
in tilt la circolazione.
Non è bastata una notte
come fissato dagli accordi
tra la Seteap e l’ente municipale
di piazza Matteotti:
tutto è slittato e a pagarne le
conseguenze sono stati pendolari
e automobilisti colti
di sorpresa. Non è servito
l’impianto semaforico temporaneo
per gestire l’ingente
flusso del traffico. Manco
a dirlo, le conseguenze si
sono ben presto avvertite
ovunque. La Statale sorrentina,
almeno nel primo
tratto di Meta, ha dovuto
ospitare una coda chilometrica.
Macchine incolonnate
da Sorrento a Sant’Agnello
e anche da Piano a Meta.
L’intoppo è sorto nei pressi
dell’incrocio tra via Aniello
Balsamo e corso Italia. C’è
voluto più del previsto per
l’ultimo lavoro di collegamento
delle condotte. L’assessore
Castellano ne aveva
fatto un proprio cavallo di
battaglia: «Solo con i lavori
di notte eviteremo disagi
per la popolazione» aveva
dichiarato alcuni mesi fa.
A scendere in campo gli
agenti della polizia municipale
di Sant’Agnello. Per
evitare di ingolfare ancora
di più la Statale, si è provveduto
a far percorrere alle
autovetture il tragitto che
dall’incrocio con via Mortora-
San Liborio conduce su
via Francesco Saverio Ciampa
e poi verso via Iommella
Grande. In pratica si è incanalato
il traffico sulla arterie
che costeggiano il mare.
Una soluzione alternativa
che è riuscita a lenire solo
parzialmente la furia degli
automobilisti. Colonne di
automobili e bus che per
oltre due chilometri hanno
reso insostenibile la condizione
del traffico dell’intera
penisola. Le buone intenzioni
hanno tenuto per settimane,
ma a Sant’Agnello,
da sempre crocevia determinante
per la circolazione,
si è ancora una volta
dimostrato che un piccolo
imprevisto riesce a mandare
all’aria anche la migliore
delle pianificazioni.
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