Legambiente: “Dietro cemento speculativo si nascondono betoniere di camorra. In Campania l’81% dei comuni sciolti per mafie dal 1991 a oggi, vede, tra le motivazioni del decreto il ciclo illegale del cemento
Regione Campania - “L'inchiesta di oggi è ennesima conferma di quello che da anni denunciamo nel Rapporto Ecomafia. Dietro il cemento speculativo si nascondono spesso le betoniere di camorra, piani regolatori trovati in casa dei boss, oppure elaborati in stretto contatto con i clan criminali. E ancora concessioni edilizie rilasciate con procedure illegittime, abusivismo edilizio tollerato, spesso sostenuto dalle amministrazioni in cui la camorra si ritaglia un ruolo da protagonista nella lottizzazione del territorio. Se c’è una costante in Campania nei decreti di scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa è quella dell’illegalità nel ciclo cemento. E un dato che non ammette repliche: l’81% dei comuni sciolti in Campania dal 1991 a oggi, vede, tra le motivazioni del decreto, un diffuso abusivismo edilizio, casi ripetuti di speculazione immobiliare, pratiche di demolizione inevase. Il record va alla provincia di Napoli, con l’83% di comuni commissariati anche per il mattone illegale, percentuale che scende al 77% per quelli in provincia di Caserta.” In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania su inchiesta e arresti del clan Polverino per speculazione edilizia.
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