di Franca Rossi, segretaria del Circolo PD “Carlo Fermariello”
Vico Equense - Prendo spunto dalla notizia della lettera di ringraziamento al Primario di chirurgia dell’Ospedale De Luca e Rossano, pubblicata dal sindacalista operato d’urgenza, per fare alcune considerazioni.
Si fa in questi ultimi tempi un gran parlare dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, che dovrebbe sorgere a S.Agnello e il cui progetto prevederebbe tra l’altro anche la realizzazione di una superficie da destinare al decollo e all’atterraggio degli elicotteri del pronto soccorso.
Bene, ci vorranno a quanto pare come minimo 110 milioni di euro per costruirlo e il progetto pare che potrebbe essere incluso anche nella futura legge finanziaria della Regione Campania.
Intanto non appare corretto pensare che S. Agnello sia il baricentro della Penisola, lo sarebbe solo se si escludesse il territorio di Vico Equense, altrimenti, al massimo il baricentro potrebbe essere Meta…senza tener conto che, se si interrompesse la via di Scutolo per una eventuale caduta massi ( cosa frequente), addio pronto soccorso! Già, ma ci sarebbe sempre il famoso elicottero…
Non pare pertanto accettabile lo sperpero di circa 110 milioni di euro per costruire ex novo un ospedale a S.Agnello che finirebbe per servire solo i comuni da Meta a Massalubrense ( con un piccolo aiutino da Positano), perché alla fine la popolazione di Vico ,con i suoi circa 22.000 abitanti e i circa 1500 posti di albergo ,troverebbe più rapido ed efficace rivolgersi al S. Leonardo di Castellammare piuttosto che rivolgersi a S.Agnello, e quindi verrebbe a cadere l’economicità dell’operazione, per l’insufficienza reale del bacino di utenza, e quindi di produttività.
Si enfatizza la massiccia presenza dei turisti a giustificazione dell’ampliamento del bacino di utenza in penisola, funzionale alla richiesta di un unico grande Ospedale.
In realtà il numero delle presenze di turisti non può essere aggiunto sommandolo semplicemente al numero di abitanti, perché il turista che sosta 3- 4 gg al massimo e che viene in zona tutt’altro che per curarsi, utilizza le strutture sanitarie al massimo per un’ emergenza cardiologica ,di pronto soccorso, di chirurgia d’urgenza…emergenze che in totale ( tra residenti e turisti) rappresentano circa il 10% sul totale di tutte le prestazioni ospedaliere, quindi è trascurabile il carico di tale flusso turistico su tutte le altre specialità non di emergenza.
Il vero problema della Penisola è che Sorrento ha un ospedale insufficiente e dislocato in un posto infelice. Ma allora perché non trasferire semplicemente il presidio ospedaliero di Sorrento nel Mariano Lauro a S. Agnello, previa razionalizzazione e accorpamenti reali ( e non funzionali) tra i due plessi di Vico e Sorrento? Perchè sacrificare la cittadinanza e la struttura di Vico Equense che, non dimentichiamolo, è la più nuova?
Con una spesa di gran lunga inferiore si potrebbero potenziare i due presidi ospedalieri peninsulari, dotandoli del necessario per renderli strutture di eccellenza, e le attività territoriali prevederle nel S.M della Misericordia a Sorrento, mantenendo e potenziando le sedi di Moiano e Massalubrense.
Tanto per la chiarezza i dati di attività relativi ai 2 plessi ospedalieri di Vico e Sorrento al 2010 sono i seguenti:
Ospedale De Luca e Rossano Vico Equense
Interventi di chirurgia 931
Interventi di ostetricia 432
Interventi di oculistica 725
Interventi sala parto 1647
Ospedale S.M. della Misericordia di Sorrento
Interventi di chirurgia 407
Interventi di ortopedia 687
I dati sono riportati nello studio di fattibilità ( dell’ARIPS…) , dove , mentre per l’Ospedale di Sorrento sono forniti i dati di quasi tutti i reparti, per quello di Vico sono forniti solo quelli relativi alle branche chirurgiche, tralasciando ad es. quelli della pediatria ,della medicina , delle prestazioni di pronto soccorso e della diagnostica , quindi ho dovuto riportare i soli dati omogenei per un confronto tra le attività dei reparti.
Dai dati si evincerebbe che il vero baricentro avrebbe potuto essere Vico Equense, almeno per le branche chirurgiche, sia per la maggiore attrattività verso un bacino di utenza extra peninsulare , sia per il migliore collegamento viario con i maggiori ospedali di riferimento di Napoli e provincia.
L’utenza dell’Ospedale di Vico non è solo quella della Penisola Sorrentina ,ma è costituita in gran parte da utenti di fuori penisola come Castellammare, Gragnano e dintorni, che utilizzano la struttura di Vico prevalentemente per le branche chirurgiche, in particolare per la ostetricia e ginecologia . Certo un domani questi utenti non si allungherebbero fino a S.Agnello…,quindi ci sarebbe un rischio di fallimento economico dell’investimento di tanto denaro pubblico nell’Ospedale Unico.
Non vorremmo che si creasse allarmismo nei nostri concittadini e stato di incertezza collettivo, che si rifletterebbe inevitabilmente anche sull’attività lavorativa degli operatori sanitari dell’Ospedale di Vico, bloccandone gli incentivi al miglioramento delle prestazioni, in assenza di prospettive future di stabilità, e tutto questo solo per enfatizzare il progetto di una megastruttura, progetto che per ora sembra l’unica cosa che comunque vada dovrà essere di sicuro pagata, anche se l’Ospedale Unico non si dovesse mai realizzare.
Il PD di Vico Equense si farà carico di approfondire la questione della politica sanitaria in Penisola Sorrentina con tutti i suoi punti interrogativi, affinchè i nostri concittadini non vengano penalizzati da scelte poco chiare, antieconomiche, non condivise e mal sopportate.
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