Su Facebook la protesta
Vico Equense - “Ringrazio tutti quelli che stanno collaborando affinché via Cimitero a Moiano resti chiusa. Nel 2014 per portare mio nonno, una persona anziana in ospedale, bisogna caricarla in spalla o su mezzi di fortuna. E' uno schifo...” Con queste parole Luisa, si rivolge al Sindaco Gennaro Cinque sulla sua bacheca Facebook.
Si protrae ormai da molti anni la delicatissima situazione riguardante la realizzazione del tratto di strada tra via Nuova Faito e il camposanto di Moiano. Negli anni ’80 le Amministrazioni DC dell’epoca aprirono il tracciato della strada, senza il rispetto di alcuna regola. Per questo motivo il Comune è stato condannato a sistemare e mettere in sicurezza la via. L’amministrazione di Gennaro Cinque, pur avendo approvato uno studio di fattibilità dei lavori di messa in sicurezza e completamento del tratto di strada, che ammonta a circa 600mila euro, è rimasta nel tempo del tutto inerte. I Consiglieri Comunali di IN Movimento per Vico hanno più volte sollecitato l’immediata messa in sicurezza della via, presentando pure un’interrogazione approvata all’unanimità dal consiglio comunale… Con il messaggio di Luisa, ritorna alla ribalta questa vicenda. Non c'è bisogno di commentare... le cose parlano da sole… Ci auguriamo che il progetto si realizzi e che si trovino le risorse per l’intervento di manutenzione, atteso ormai da tempo, che ha portato negli scorsi anni a un contenzioso tra il comune di Vico Equense e gli abitanti della frazione di Moiano, conclusosi peraltro nel 2009 con una sentenza che ha condannato l’amministrazione comunale «all’eliminazione dello stato di pericolo rappresentato da eventi franosi del materiale piroclastico, sia a dinamica veloce che lenta, attraverso la realizzazione di adeguati interventi».
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.