Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Meta - Un altro colpo di scena. L’ennesimo della serie. Il Partito democratico di Meta lavora su più tavoli e cerca il nome giusto da piazzare sullo scacchiere delle amministrative. Che potrebbe essere addirittura quello di Paolo Trapani. Sì, proprio il sindaco uscente, già iscritto da qualche mese al Pd e che sta cercando alleanze per rilanciare il suo programma tentando di conquistare il mandato bis. In un primo momento, sembrava che i democrat fossero intenzionati a valutare l’ipotesi di individuare un candidato «nuovo», una vera e propria alternativa allo stesso primo cittadino e all’ex assessore Giuseppe Tito, retrocesso a consigliere un mese fa e che non ha mai nascosto di voler lottare da solo per indossare la fascia tricolore smarcandosi dalle mosse della maggioranza e dei vertici del Pd di Meta con cui la tensione è alle stelle. Soprattutto dopo la cena di una settimana fra il segretario cittadino Nicola Mollica, l’assessore al contenzioso Francesco Pane, l’ex vicesindaco Graziano Maresca, il consigliere comunale di maggioranza Augusto Ercolano e l’esponente dell’opposizione Antonio Russo in cui furono gettate le basi per capire se c’erano le possibilità di scegliere un leader differente dai soliti volti della vita politica di Meta. E soprattutto, lontano da Tito che non gradì il vertice e non le mandò a dire: «Il segretario del Pd, Nicola Mollica, ha agito scorrettamente». Parole rispedite al mittente dal diretto interessato che rassicurò l’ex assessore: «Il candi- dato alle elezioni sarà scelto collegialmente». Proprio Mollica, però, nel corso delle ultime ore, d’accordo con gli altri fedelissimi del Pd, ha ripreso ad accendere i riflettori sulla pista che porta ancora una volta a Paolo Trapani. Il sindaco è in piena corsa per conquistare la candidatura, al di là dell’investitura democrat sarà in campo ma avere il sostegno pieno del proprio partito potrebbe consentire al primo cittadino di partire in pole position contro Tito.
Tutto ciò senza dimenticare che i protagonisti potrebbero essere almeno quattro. Perché oltre agli ex grandi alleati Trapani e Tito, bisogna considerare l’assessore Francesco Pane che a quanto pare ha fornito la sua disponibilità a valutare un discorso che lo possa vedere impegnato con una candidatura. Più o meno, è quello che ha dichiarato in più salse Graziano Maresca che, è lapalissiano, qualora il Pd dovesse decidere di sposare la linea del primo cittadino uscente, potrebbe decidere di tirarsi fuori dalla partita. Pochi mesi dopo le elezioni del 2009 vinte d’un soffio sull’ex primo cittadino Bruno Antonelli, con l’ingegnere- capo del Comune di Piano di Sorrento nominato vicesindaco, scoppiò il caos. Una rottura insanabile fra Trapani e Maresca che, in ogni caso, non potrebbero - perché politicamente distanti - gareggiare verso le amministrative nella stessa squadra. E l’attuale opposizione consiliare? Non sembra trovare conferme la voce che dava alla finestra l’ex sindaco Bruno Antonelli che alcuni mesi fa fu anche «avvicinato» da Giuseppe Tito. Molto più probabile che possa essere giunto il momento di vedere in prima linea Antonella Viggiano, consigliere comunale dell’Udc. Ufficialmente, non ci sono commenti né smentite. Almeno per adesso. Fatto sta che le grandi manovre sono in corso e che le prossime ore potrebbero risultare decisive per scegliere la strada migliore per impedire la rielezione del sindaco Paolo Trapani.
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