La denuncia di IN Movimento per Vico
Vico Equense - Vi ricordate la storia delle antenne e del tavolo tecnico per il piano di ottimizzazione dei campi elettromagnetici sul territorio? A quanto si apprende, l’attività dei tecnici non è mai iniziata, sebbene sia stata più volte sollecitata dall’opposizione consiliare. Gli esperti di nomina comunale, si sono visti a metà ottobre 2013, per firmare la convenzione concernente l’affidamento dell’incarico. Ciò, però, non accade per l’assenza di uno di loro, e da allora non sono state più convocate riunioni. Così i tempi brevi per il piano, definiti in quattro mesi nelle delibere di consiglio comunale, risalenti al 2011 e 2012, sono saltati senza che l’amministrazione avesse rivendicato il rispetto di tali deliberati e senza che lo abbia fatto la sua stessa maggioranza. “Anzi – rilevano i consiglieri comunali di IN Movimento per Vico – non si sono ancora discusse, in Consiglio comunale, le interrogazioni relative al problema telefonia mobile sul territorio, presentate mesi fa.” Manca la volontà dell’amministrazione comunale, fanno sapere i consiglieri di minoranza, che non è intervenuta con alcun sollecito per il mancato funzionamento del tavolo. “La delibera – aggiungono gli esponenti di IN Movimento per Vico – del 3 ottobre 2012, che prevede “l’individuazione di uno o più siti alternativi per la ricollocazione delle antenne sul territorio di Vico centro, Massaquano, Sant’Andrea e San Salvatore”, resta in attesa di concreta attuazione, dopo i dovuti rilievi.” Tutto tace, mentre si rileva che a Massaquano sono attivi tre operatori e due a Ticciano. “Intanto – concludono i consiglieri di opposizione – l’installazione delle antenne continua e Montechiaro, su cui si parlò tanto in Consiglio comunale, aspetta ancora le sue verifiche dei campi elettromagnetici.”
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.