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domenica 2 marzo 2014
Piano sociale di zona, il Commissario ad acta commissaria Vico e Meta
Vico Equense - Il Commissario ad acta per il piano sociale di zona ha deciso di costituire l’ambito Napoli 33, utilizzando i poteri sostitutivi per superare l’impasse determinato dalla mancata adesione dei comuni di Meta e Vico Equense. In altri termini i due comuni renitenti sono di fatto parte integrante del piano sociale, nonostante non abbiano firmato la convenzione ed in un caso, Vico Equense, non abbia deliberato l’adesione in Consiglio Comunale. Intanto le amministrazioni di Vico e Meta rivendicano con forza la propria autonomia sul fronte delle politiche sociali e preannunciano un ricorso al TAR. La decisione dei Comuni di Meta e Vico Equense di uscire definitivamente di scena dall’ambito territoriale sorrentino, fu assunta nel settembre 2010 e su cui non c’è mai stato un dietrofront nonostante i tentativi, falliti, di mediazione da parte di sindaci e assessori delle altre amministrazioni locali.
Meta e Vico Equense, non è un mistero, entrarono in rotta di collisione con l’attuale coordinatore dell’organismo, Gennaro Izzo, su cui anche mesi fa si consumò un’autentica battaglia con la trattativa per la «pace» condotta dalle amministrazioni rimaste fuori dal Psz che, per rientrare, chiesero ufficialmente una sorta di rivoluzione ai vertici del Piano di zona. Così non è stato. No secco all’ipotesi di approvare la convenzione per la gestione in forma associata dei servizi che ha portato la Regione Campania a decidere per il commissariamento dell’ambito nominando un apposito funzionario ad acta. Particolare tensione a Vico Equense dove l’opposizione del gruppo «In Movimento per Vico», con più interrogazioni rivolte al sindaco Gennaro Cinque, ha chiesto un passo in avanti verso il reintegro dell’ente nel Piano di zona.
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