Senso unico alternato, si riaccende l'allarme frane
Fonte: Ciriaco. M. Viggiano da Il Mattino
Meta - Bastano poche gocce di pioggia per mandare in frantumi la costiera. A sbriciolarsi, ieri mattina, è stata una parte del costone che sovrasta la statale 145 Sorrentina. A punta Scutolo, al confine tra Meta e Vico Equense, il distacco di alcuni massi dalla parete calcarea ha mandato in tilt il traffico e riacceso i riflettori sul rischio idrogeologico a Sorrento e dintorni. L’emergenza ha costretto l’Anas a disporre il senso unico alternato in direzione Napoli. I detriti sono precipitati da un’altezza di cinque metri, invadendo il marciapiede e la sede stradale sottostante. Per i tecnici dell’Anas e per i vigili del fuoco, accorsi sul posto insieme alla polizia municipale e ai carabinieri, non è stato difficile individuare la causa della frana: la pioggia incessante degli ultimi due giorni si è infiltrata nelle fessure della roccia, fino a dilatarla e a spaccarla. Ad accelerare questo processo ci ha pensato l’ingrossamento delle radici delle piante che crescono a ridosso della strada. Al momento del crollo, per fortuna, lungo il chilometro 21,100 della statale Sorrentina non transitavano automobili o scooter. Ecco perché non si sono registrati danni o feriti. La frana, però, ha avuto ripercussioni pesanti sul traffico in entrata e in uscita dalla penisola sorrentina. Le squadre dell’Anas, precipitatesi sul posto per gestire la viabilità ed effettuare tutte le verifiche tecniche del caso, hanno immediatamente disposto il senso unico alternato in direzione di Napoli. Tanto è bastato per consentire la messa in sicurezza dell’area, ma non per evitare la paralisi del traffico. Risultato?
Code chilometriche in uscita dalla costiera e tempi di percorrenza lunghissimi fin dalle prime ore del mattino. Nella morsa del caos è piombato il centro abitato di Meta con piazza Santa Maria del Lauro, via Tommaso Astarita, via Flavio Gioia e corso Italia completamente bloccati. Per raggiungere punta Scutolo dalla vicina Meta o da Piano di Sorrento, gli automobilisti meno fortunati hanno impiegato anche due ore. E il maltempo previsto da oggi non autorizza a ben sperare in vista del 25 aprile, quando la penisola sorrentina è tradizionalmente presa d’assalto da migliaia di vacanzieri provenienti soprattutto da Napoli e provincia. Se i disagi legati alla viabilità si dovessero sommare ai disservizi del trasporto pubblico locale, per gli operatori turistici della penisola sorrentina arriverebbe l’ennesima mazzata. Insomma, la costiera si conferma una terra perennemente afflitta dal caos trasporti. Una situazione inaccettabile per il numero uno degli albergatori campani Costanzo Iaccarino: «I treni non assicurano un servizio regolare, il metrò del mare è stato soppresso, le strade cadono a pezzi e sono intasate dal traffico. In pratica, non c’è nulla che funzioni come si deve - sottolinea il presidente regionale di Federalberghi -. I turisti non sono incoraggiati a venire in penisola sorrentina. Davvero è incredibile come il sistema ricettivo riesca a reggersi in piedi in queste condizioni». La statale Sorrentina ha alle spalle una lunga storia di dissesti. I primi casi risalgono addirittura all’epoca della realizzazione della strada. Frane e smottamenti si verificarono già nel 1832, dopo l’inizio dei lavori, e poi ancora fino al 1842, quando fu aperto il collegamento con Sorrento. E oggi? I tecnici del Genio Civile monitorano costantemente la strada, il costone è protetto dalle reti metalliche e la Regione finanzia interventi di bonifica e messa in sicurezza per milioni di euro. Ma le frane, a quanto pare, non sono ancora finite. Ciriaco. M. Viggiano , Il Mattino
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