Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Via dai balconi dei palazzi le antenne paraboliche, gli impianti di condizionamento, i cavi elettrici e telefonici sporgenti, i rivestimenti in alluminio anodizzato e tutto ciò che può danneggiare l’immagine esteriore della città. Lo ha stabilito il sindaco Gennaro Cinque emanando un’ordinanza attraverso la quale ha dato agli abitanti di Vico Equense delle direttive ben precise in merito alla manutenzione dei palazzi. Molteplici gli aspetti di cui i cittadini si dovranno preoccupare; chi non provvederà entro il termine stabilito dovrà pagare una sanzione che va da 25 a 500 euro. Sono trenta i giorni di tempo per adeguarsi alle direttive presenti nel regolamento che prevedono una facile azione correttiva, sei mesi per quelle che impongono al cittadino un considerevole impegno in termini sia economici che di tempo e lavoro. «In città ci sono troppi segni di degrado e disattenzione – ha spiegato il sindaco - da parte dei proprietari degli immobili. Così abbiamo deciso di mettere qualche paletto per dare un maggiore decoro e un segno di maggiore ordine alla città nel suo complesso. L’ordinanza ha valore su tutto il territorio comunale». Il Comune chiede, dunque, ai cittadini un impegno per migliorare l’immagine di Vico Equense poiché alcune aree e edifici privati non vestono nelle migliori condizioni. Anche le zone pubbliche, però, la cui cura è competenza dell’amministrazione, non hanno un aspetto migliore. Da anni la villetta di San Ciro, unico spazio pubblico destinato ai bambini, si trova in uno stato di degrado, con una pavimentazione che presenta innumerevoli buche e giostre fatiscenti.
«Io ed altre mamme stiamo conducendo una battaglia da più di un anno per far sistemare la villetta di San Ciro – ha spiegato Paola Avellino – e al Comune hanno sempre fatto orecchie da mercante. E adesso parlano di decoro urbano? Ci auguriamo che anche gli amministratori diano il buon esempio». In alcune delle strade principali della città, tra cui via Nicotera, mancano gli alberi nonostante ci siano, sui marciapiedi, le basi di terreno previste per la loro sistemazione. In via De Feo i pali della luce invece di essere posizionati a terra, un mese fa, sono stati cementati in un muretto dell’altezza di circa un metro, con la base che sporge esternamente costituendo un pericolo anche per i bambini. «È paradossale sentir parlare di decoro urbano – ha affermato il consigliere Natale Maresca – da un’amministrazione che lascia per anni in uno stato di degrado le principali strade di accesso alle marine e non si preoccupa del verde pubblico». Tra gli obblighi previsti dal nuovo regolamento quello a ripristinare le facciate e i cornicioni di fabbricati, il cui stato costituisce un notevole danno per il decoro urbano. Anche il colore non va trascurato: è necessario adeguare le pitturazioni delle facciate degli edifici alle cromie previste dal «Piano del Colore». Saranno vietate anche le insegne «a bandiera» per i negozi e le vetrine espositive che eccedono il filo e l’ampiezza delle finestre esistenti.
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