Regione Campania - “Le parole dell’onorevole Mario Casillo mi lasciano sbigottito”. Lo dichiara
Tonino Scala, rappresentante regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, ex
capogruppo in Regione Campania, commentando dichiarazioni del consigliere
regionale del Pd sulla presunta richiesta di ostruzionismo sulla legge
paesaggistica della Campania. “Mi auguro - continua Scala- che quelle parole
siano state pronunciate dopo una bottiglia di Caprettone dell’area vesuviana,
perché non penso che un politico possa dire ‘ho presentato quegli emendamenti a
una legge regionale per fare un piacere a Tizio o a Sempronio’, anche se questi
si chiamano Vozza e Pannullo. Gli emendamenti a una legge così importante vanno
presentati solo ed esclusivamente per fare una battaglia politica, non per fare
cortesie a questo o a quello. Mi auguro anche che queste dichiarazioni siano a
titolo personale e non di un partito politico perché altrimenti su una vicenda
come quella del piano urbanistico territoriale e del piano paesistico, se
quella è la posizione del Pd, non ci sono le condizioni per pensare ad alcuna
alleanza. Le alleanze non si fanno per vincere, ma per governare e quello è un
punto dirimente per il governo del territorio. L’idea di costruire senza
criterio, senza vincoli mi sempre chee modifiche geneticamente lo spirito di un
partito come il Pd che ha sempre difeso la costa nella sua storia. Quella
posizione ha tenuto insieme il centrosinistra non solo a Castellammare, ma
anche in Provincia e in Regione. Quello che non comprendo sulla polemica del
tentativo di cementificare la costa, che come un mantra si ripete ogni paio di
mesi, è come tutti parlino di modificare qualcosa che, alla fine, nessuno
dimostra di conoscere.
Dico al mio caro amico onorevole Mario Casillo che già
oggi è possibile intervenire in quell’area: basta una variante. E’ questa la
sfida che il Partito Democratico dovrebbe lanciare agli imprenditore stabiese:
presentare un progetto al consiglio comunale dove si prevedano non solo casa,
ma anche un serio progetto di sviluppo. Se qualcuno non l’avesse ancora capito,
la nostra terra ha fame e sete di lavoro. O quell’area, che è l’ultima zona
nella quale è possibile ipotizzare uno sviluppo, riesce a tenere insieme le
ragioni dell’impresa ma anche e soprattutto le ragioni di una terra che ha
bisogno di occupazione, di sviluppo per non continuare ad affogare nei propri
malanni, oppure è la fine e non ce ne sarà per nessuno, anche per quelli che
pensano di costruire solo ed esclusivamente case. Quelle case da qualcuno
dovranno essere poi acquistate! E’ questa la sfida vera da lanciare all’impresa
che vuole investire in quell’area, altrimenti mi sembra come ripeto da un bel
po’ solo ed esclusivamente un regalo da fare a qualche amico, che si ritroverà
solo ed esclusivamente un pacco, un doppiopacco e un controppaccotto per sè
stesso e per gli altri”.
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