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venerdì 15 agosto 2014

Dopo il danno la beffa

di: Avvocato Aldo Starace, portavoce de IN Movimento per Vico

Vico Equense - Contrariamente a quanto dichiarato dal Sindaco, oggi nei panni di comandante dei vigili urbani, la pista di servizio di Seiano e il nuovo tunnel si sono rivelati un flop. Almeno per Vico e per la qualità della vita per i residenti. Certamente non per i Comuni della penisola che, preoccupati del loro particulare si sono affrettati a dare man forte al Sindaco di Vico per l'immediata apertura di una strada costruita illegalmente e che illegale resta. È, infatti, sotto gli occhi di tutti che con l'apertura del tanto agognato tunnel il traffico per il centro cittadino é aumentato, ed, in conseguenza, lo smog e la vivibilità per i cittadini. Così come é innegabile che continuano a formarsi code di auto al ponte di Seiano, all'innesto su via Filangieri e all'uscita del tunnel a Pozzano in direzione Napoli. E ciò nonostante l'utilizzo dell'Equamostro, che, pur consentendo un piú rapido deflusso delle auto provenienti dalle spiagge, resta tecnicamente inutilizzabile e contra legem e per di più pericoloso (si pensi al caso di un incidente che richiede l'intervento di un'autombulanza, costretta a ritornare a marcia indietro!). E così dopo il danno all'ambiente del mostruoso viadotto, la beffa: più traffico, più smog, meno vivibilità per i cittadini di Vico. A tal proposito questa volta il Sindaco ha- incredibilmente -superato se stesso. Infatti, pur di dimostrare che il viadotto funziona, ha emesso un'ordinanza ( n. 291 del 9.8.2014) che é un vero e proprio compendio di castronerie giuridiche, facendosi carico di responsabilità di ogni genere. Non oso pensare che l'abbia fatto con consapevolezza perché il personaggio tutto é tranne che stupido, ma che si sia fatto incastrare appare certo.

A cominciare dalla Prefettura. Infatti, l'ordinanza contingibile ed urgente ai sensi dell'art. 54 del Testo Unico degli Enti Locali va emessa dal Sindaco solo quando vi sia un pericolo imminente, urgente e contingente, cioè imprevisto ed imprevedibile. Presupposti che non sussistono nel nostro caso visto che tutti ( anche le amministrazioni della penisola sorrentina- sic ! ) hanno deciso e programmato l'apertura del viadotto nella riunione del 29 luglio 2014 e , dunque, ben prima che l'evento si verificasse. L' ANAS non si è espressa sulla sussistenza dei requisiti di sicurezza per la viabilitá della strada di servizio; tanto meno l'hanno fatto la Regione Campania, il Rup dei lavori del depuratore, il Comandante della Polizia stradale di Napoli. Del resto, le code di auto in alcuni periodi e nelle ore di punta non costituiscono un'eccezione, anzi a volte sono una normalità (si pensi al tratto autostradale Roncobilaccio - Barberino del Mugello), e principalmente non sono un pericolo alla sicurezza stradale. Senza considerare poi il dispendio di risorse economiche ( sono stati impegnati ben 90mila euro per rendere utilizzabile del viadotto) ed umane per effetto della presenza massiccia di Vigili all'innesto su via Filangieri e su via Murrano. Dunque, questi sono i risultati, peraltro prevedibili, di una politica del trasporti e della viabilità errata frutto di una logica superata e di una impostazione risalente agli anni 70/80. Ciò é stato ben detto dal consigliere IMpV Natale Maresca e dal prof. Giuseppe Guida, reo quest'ultimo di aver osato contraddire il Sindaco che lo ha qualificato fanatico! Cominciamo dunque a ragionare in direzione contraria privilegiando e potenziando il trasporto su ferro. Ad esempio, richiedendo alla Regione lo stralcio dal contratto di servizio dell'Eav della tratta Vico Equense-Sorrento e trasformarla in una sorta di metrò sorrentina, con collegamento mediante navette elettriche con le spiagge, le frazioni etc, , gestito dai comuni riuniti in consorzio, senza escludere la presenza dei privati. Spetta alle forze politiche di opposizione dare uno scossone al sistema, smuovere le acque, e principalmente impedire l'adozione di ulteriori provvedimenti che possono compromettere definitivamente il rilancio del nostra città, quale la sostituzione della muretto di via Filangieri con una ringhiera, o la recente idea del prolungamento del molo di Marina di Vico per consentire l'attracco dei natanti. Non bastava, evidentemente, quello a ridosso della scogliera, costato oltre 300 mila euro. No, facciamone un altro. Con buona pace dell'acqua limpida e pulita. Fermiamolo! In Movimento per Vico continuerà a fare la propria parte, controllando e denunciando all'opinione pubblica le cose che non ritiene conformi all'interesse collettivo, ed aprendosi al confronto e al dibattito con tutti i gruppi, le associazioni e i partiti operanti sul territorio per costruire un'alternativa seria in grado di contrapporsi agli epigoni del Cinque-pensiero.

3 commenti:

  1. Credo ci sia una sola soluzione, riaprire il vecchio tratto di galleria e quindi ritornare come prima, in piu' la nuova farla a senso unico per napoli, prevedendo il doopio senso solo in caso di chiusura della ss 145 come gia' succeso in passato per frana.-

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  2. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10203767741946825&substory_index=0&id=1617156595

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  3. Condivido in toto la proposta di Francesco Maresca

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