Il 3 Ottobre 2014 alle ore 17,30 presso il Fondo “Le Grottelle” di Villa Massa, via Tommaso Astarita - Meta
Meta - Questo progetto innovativo nasce dalla cooperazione tra Università ed imprese per il miglioramento della coltivazione e della trasformazione del limone I.G.P. di Sorrento, estendibile all’intera filiera del limone della Campania. Il “PIL – Progetto Integrato Limone”, cofinanziato dalla Regione Campania nell’ambito del PSR Campania 2007/2013 – Misura 124, ha come finalità l’accrescimento della competitività di filiera del limone di Sorrento, estendibile all’intera produzione campana, attraverso la realizzazione di interventi innovativi integrati, volti al miglioramento delle produzioni agricole e dei prodotti trasformati, attraverso l’applicazione in campo di microrganismi antagonisti, al recupero e valorizzazione degli scarti di produzione e alla realizzazione di una linea di limoncello e di marmellate ottenuti da piante di limoni trattate con bioformulati. Grazie alle innovazioni sperimentate con il progetto, si possono ottenere piante più robuste e performanti sul piano salutistico e della sicurezza alimentare, resistenti ai patogeni ed in grado di offrire limoni dalle caratteristiche qualitative ulteriormente elevate, da impiegare nell’intera filiera, assicurandone la tracciabilità. Ciò determinerà , non solo evidenti benefici in termini di comunicazione e competitività, ma anche una conseguente responsabilizzazione degli operatori e il coinvolgimento degli stessi in investimenti per l’innovazione, la tutela dell’ambiente e la sicurezza alimentare. Capofila del progetto è l’impresa produttrice di limoncello Villa Massa, suoi partner sono la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, la cooperativa di produttori di limoni I.G.P. di Sorrento Solagri e le aziende agricole Iaccarino Francesco, Vinaccia Mariano Valentino e Massa Francesco.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.