Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Sembra davvero la volta buona per spazzare via l’Ecomostro. Dopo oltre cinquant’anni di battaglie, ricorsi, compromessi e tante ombre adesso lo spiraglio c’è e si vede in fondo al tunnel delle polemiche. Vogliono buttarlo giù, definitivamente. E anche in fretta. «Prima dell’inverno» dice Paola De Maio, ingegnere del Comune di Vico Equense (“in prestito” dall’amministrazione di Meta) che ha firmato il provvedimento tanto atteso, quello della svolta, quello che da poche ore è stato pubblicato assumendo un certo peso nell’intera faccenda: il progetto esecutivo per la demolizione. E la gara per le opere con l’assegnazione dell’appalto per l’abbattimento prevista per il 7 ottobre.
Un passo cruciale, “benedetto” in particolare dall’assessore ai lavori pubblici Antonio Elefante che sta portando la sua battaglia contro l’Ecomostro di Alimuri fin dal primo giorno che è sbarcato in municipio al fianco del sindaco Gennaro Cinque. Era febbraio e pareva un’utopia pensare a una strada che portasse all’abbattimento del gigante di cemento che Legambiente è tornata a esaltare - ovviamente in negativo - poche settimane fa stilando la classifica degli obbrobri italiani del 2014. «So come fare, entro l’anno lo raderemo al suolo» disse sornione l’assessore Elefante all’esordio da alleato di ferro di Cinque ripetendo il concetto in una conferenza stampa andata in onda in municipio due mesi dopo.
Da allora, il momento più complicato sembra essere passato.
Nonostante anche un contenzioso scoppiato con i privati proprietari dell’Ecomostro (la famiglia napoletana Normale) che, attraverso Sica srl (subentrata a Sa.an. alcuni anni fa), ha impugnato la procedura avviata dal Comune di Vico Equense con i magistrati del Tribunale amministrativo regionale della Campania che in ogni caso rigettarono la richiesta di sospensiva. La demolizione costerà 532mila euro. Il progetto ha ricevuto l’ok dalla conferenza dei servizi convocata in estate. I soldi? Il Comune ha avviato le procedure per un prestito con la Cassa depositi.
L’Ecomostro di Alimuri potrebbe andare giù perché secondo l’ente non rispetterebbe l’unico titolo abilitativo rilasciato nel lontano 1963. Per l’assessore Elefante, l’immobile è differente da quello progettato. E’ più piccolo. Quindi ciò conclama l’ipotesi di una difformità su cui il Comune può provvedere alla demolizione di un simbolo negativo anche sotto il profilo ambientale. Qualora davvero l’intervento per l’abbattimento dovesse andare a segno, l’ente valuterà sul campo la possibilità di rilanciare l’area che è comunque ad altissimo rischio di frane e cedimenti del costone roccioso.
In prospettiva, il Comune di Vico Equense pensa a un restyling con la predisposizione di un solarium. Ovviamente un progetto che dovrà essere condiviso da Soprintendenza e autorità anche se già ora per i Vas tale scenario è improponibile.
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