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sabato 27 settembre 2014

Elezioni, gli assessori giurano fedeltà al sindaco Cuomo

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - Non è il patto del gateau di patate che venne sancito a tavola quando un anno e mezzo fa, per trovare l’accordo sul nuovo presidente del consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Cuomo incontrò a cena tutti i suoi fedelissimi riuscendo a mettere fine in poche ore alla battaglia interna che portò poi alla fumata bianca sull’investitura per il capogruppo dell’Udc, l’avvocato Emiliostefano Marzuillo. Ma in ogni caso l’intesa raggiunta nel corso delle ultime ore - almeno verbalmente e fatta filtrare subito, ieri mattina, in aula consiliare - è quella che potrebbe sparigliare le carte garantendo al primo cittadino la certezza di avere in mano tutte le carte giuste per puntare senza indugi al mandato bis. Sì, perché la giunta municipale attualmente in carica ha voluto giurare fedeltà a Cuomo in un momento politico abbastanza difficile, in cui l’opposizione consiliare dà battaglia con interrogazioni e denunce al cianuro senza dimenticare che l’ex fascia tricolore Marco Fiorentino ha annunciato il suo clamoroso ritorno in campo dopo un quinquennio passato alla finestra. Nessuno lascerà il sindaco anche se un paio di assessori sono a dir poco scontenti ritenendo troppo ferma e ingessata un’amministrazione che appena cinque anni fa vinse le elezioni raggranellando il 70% delle preferenze e che avrebbe dovuto fare molto di più. Per uscire allo scoperto definitivamente, a stretto giro, la giunta municipale dovrebbe anche convocare una conferenza stampa in cui Cuomo ribadirà la sua ferma volontà di ricandidarsi (escludendo la velleità di un passo verso le Regionali) evidenziando la tenuta politica dell’amministrazione i cui pezzi da novanta, per il momento, non sembrano cedere né ai corteggiamenti insistenti della minoranza né alle sirene di chi, all’esterno del municipio, potrebbe spalancare le porte all’ingresso di più assessori e consiglieri in una maxi civica andando magari a pescare rinforzi direttamente dalla squadra di governo cittadino.


Chi sta aumentando le proprie forze per adesso è invece l’altra parte, proprio l’esecutivo in carica, che ha potuto contare sull’apporto, ad esempio, di Guglielmina Ciampa, consigliere eletto con l’opposizione ma lunedì passata a Forza Italia per la città metropolitana. Uno dei promotori della nuova alleanza in giunta è Raffaele Apreda, l’ex consigliere provinciale che il sindaco ha voluto fortemente al suo fianco chiamandolo a fare l’assessore ai lavori pubblici a metà mandato, su indicazione dell’Udc, partito che vanta tre consiglieri e molti incarichi di primo piano (basti pensare al fatto che la presidenza del consiglio comunale è saldamente nelle mani di Marzuillo, già capogruppo dello scudo crociato). Congelata, a questo punto, la pista che conduceva a un’alternativa a Cuomo che qualcuno avrebbe voluto indicare nel cuore della maggioranza in carica ambendo a una discontinuità negli ambienti del centrodestra di Sorrento. In standby resta dunque lo stesso Raffaele Apreda che ha fatto sapere, anche in forma ufficiale, di essere disposto a candidarsi a sindaco soltanto dopo Cuomo, ovvero nel 2020. E il Partito democratico? I vertici stanno lavorando nell’ombra. Vorrebbero scovare il proprio candidato al di fuori del consiglio comunale trovando la disponibilità di un professionista disposto a sposare la causa dem. Anche se c’è sul tavolo l’ipotesi legata ad Alessandro Schisano, ruspante e giovane capogruppo. In tutto ciò va valutata ovviamente la posizione di Rosario Fiorentino, tesserato con il Partito democratico, leader della civica di opposizione Insieme per Sorrento ma che potrebbe ritrovare al suo fianco Marco Fiorentino, di cui fu vicesindaco dal 2005 al 2010 prima della decisione di mettersi alla guida di una lista indipendente rinunciando a un nuovo impegno in prima persona: un mese fa lanciò la proposta delle primarie, si vedrà.

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