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lunedì 8 settembre 2014

Emergenza Lavoro, Di Nardo (Idv): "A Castellammare il Comune discrimina i lavoratori, pronti a uscire da maggioranza"

Castellammare di Stabia - “A Castellammare il Comune sta facendo una vergognosa discriminazione tra lavoratori. Scelte poco trasparenti hanno caratterizzato l’affidamento del servizio di scerbatura a una cooperativa di ex lavoratori dell’indotto Fincantieri, scatenando la reazione dei dipendenti dell’ex Avis che, fino a pochi giorni prima, avevano avuto un’interlocuzione con l’amministrazione. Occorre fare chiarezza, altrimenti Italia dei Valori è pronta ad uscire dalla maggioranza e non continuerà ad appoggiare incondizionatamente l’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Cuomo”. Lo dichiara Nello Di Nardo, segretario regionale di Italia dei Valori, che prosegue: “Qui non si tratta di fare una scelta tra un gruppo di lavoratori e un altro, ma di difendere e riaffermare la trasparenza su un tema delicatissimo quale l’emergenza occupazionale tanto più drammatica in una città come Castellammare dove abbiamo assistito a una vera e propria desertificazione industriale ed economica. Il Comune non dà lavoro, questo lo sappiamo tutti. Ma quelle poche occasioni di occupazione, che possono dare sollievo al dramma di decine di famiglie, devono essere gestite nella massima trasparenza.
 
Perché non c’è stata alcuna forma di pubblicità rispetto all’affidamento del servizio di scerbatura? Perché alcuni lavoratori sono stati messi nella condizione di poter accedere a un’occupazione, seppure a tempo determinato, e altri no? Sono risposte alle quali il sindaco Nicola Cuomo non può e non deve sottrarsi. Finora l’unico a spiegare qualcosa sul punto è stato l’assessore alle Attività Produttive Nicola Corrado che ha avuto parole dure contro gli ex dipendenti Avis. Sono gli stessi che, quando lui era vicesindaco, sono stati impegnati in lavori di pubblica utilità e, poi con l’amministrazione successiva, hanno vissuto l’esperienza dei voucher sociali. Nessuno immagina che debbano esserci corsie preferenziali per un gruppo di lavoratori a danno di altri, nè tantomeno vanno giustificati gesti violenti. Ma l’esasperazione dei lavoratori è davvero enorme. La mancanza di trasparenza non fa che aggravare la situazione”.

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