Preoccupazione sul futuro dell’Ente pubblico
Vico Equense - Il 30 settembre è cessata la concessione d’uso, alla Fondazione Fast, per l’utilizzo dell’orto della Santissima Trinità e Paradiso. Lo scorso luglio, il giardino dell’Ente seicentesco, rimasto abbandonato per diversi anni, fu curato e attrezzato con giostre, panchine e arredi vari allo scopo di offrire alla cittadinanza uno spazio ricreativo. Tutti gli interventi furono fatti grazie all’aiuto dei cittadini, parte attiva nel ripristino dell’area. Ognuno ha fatto la sua parte, chi con piccole donazioni, chi offrendo gratis manodopera. Allo scadere della convenzione, il giardino ha chiuso i battenti e la Fondazione, supportata da una petizione, ne ha chiesto la proroga. Il Cda dell’Ente Santissima Trinità ha deciso, nei giorni scorsi, di rigettare la prosecuzione della convenzione. L’idea, è quella di una nuova concessione da sottoscrive con il Comune di Vico Equense, che prenderebbe in gestione l’area verde, in cambio di un sistema di sicurezza. La delibera, al momento, non ha avuto ancora seguito. Nelle more restano intatti tutti i problemi di SS. Trinità. Da un lato le mamme, che nei prossimi giorni metteranno in atto delle iniziative per reclamare che l’area ludica torni a essere fruibile. Dall’altro, c’è forte preoccupazione sul futuro del complesso seicentesco. I cittadini, infatti, da anni lottano per acquisire il complesso monumentale al patrimonio indisponibile comunale per destinarlo all’uso pubblico e per impedire che finisca in mano ai privati, sotto qualsiasi veste, come già accaduto per il castello Giusso. Nel giugno dello scorso anno 22 parlamentari appartenenti a quasi tutti i gruppi hanno presentato due distinti disegni di legge (primi firmatari gli Onorevoli Luisa Bossa e Salvatore Piccolo) per l’estinzione dell’ente SS. Trinità e Paradiso e il trasferimento a titolo gratuito di tutti i beni mobili ed immobili al patrimonio indisponibile del Comune di Vico Equense.
Dopo un rapido avvio dei lavori presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che ha riunito i due progetti in un solo testo, l’iter di approvazione ha subito un preoccupante rallentamento. In particolare, sono stati sollevati nella VI Commissione Bilancio rilievi in ordine ad aspetti tecnici e finanziari del disegno di legge, tutti superabili, poiché il Comune di Vico Equense ha comunicato ufficialmente di potersi far carico, rispettando i limiti imposti dal patto di stabilità, dei due dipendenti a part-time dell’istituto e del debito nei confronti dell’INPS di 302 mila euro, peraltro già dilazionato. Per il momento tutto langue, sulle sorti dell’iter di approvazione della legge non si nulla. In Movimento per Vico, per smuovere le acque, ha rivolto un forte ed accorato appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, affinché siano superati tutti i rilievi e le perplessità che a tutt’oggi impediscono la rapida e favorevole conclusione dei lavori delle competenti commissioni della Camera, ripetendo la legittimità delle aspettative dei cittadini vicani di non vedersi espropriati di un bene, cui sono storicamente legati.
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