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Luigi de Magistris e Gennaro Cinque |
Vico Equense - Evocato ieri dal consigliere
Salvatore Pace durante la riunione
dell’assemblea di via Verdi come il
caso del sindaco condannato e
non sospeso, il primo cittadino di
Vico Equense Gennaro Cinque, la
sospensione in effetti l’ha sfiorata
di pochissimo.
Gennaro Cinque è stato
condannato a nove mesi per
«tentato» abuso d’ufficio
nell’ottobre del 2012, giusto un
paio di mesi prima
dell’approvazione e della
successiva entrata in vigore della
legge Severino, quella che ha
imposto la sospensione di de
Magistris.
La vicenda risale al 2006 quando il
Comune di Vico Equense ha
emanato un provvedimento di
acquisizione a patrimonio
comunale di un immobile abusivo.
Contro l’atto la proprietaria ha fatto
ricorso al tribunale amministrativo
regionale della Campania per
ottenere l’immediata sospensione
del provvedimento, ma l’esito è
stato negativo. La proprietaria ha
dunque fatto appello al Consiglio di
Stato mentre l’amministrazione ha
incaricato l’avvocato Benedetto
Castellano, professionista esterno
che ha spesso difeso l’ente in
contenziosi amministrativi, di
seguire legalmente la vicenda. Il
Consiglio di Stato ha richiesto una
relazione tecnica circa la
preesistenza del fabbricato, che
l’avvocato ha inoltrato all’ufficio
urbanistica. A questo punto sono
cominciati i problemi. A Benedetto
Castellano sono, infatti, pervenute
due relazioni da parte dell’ente:
una a firma del geometra Gerardo
Petraccone dell’ufficio lavori
pubblici, secondo l’accusa più
favorevole al privato, l’altra del
geometra Vincenzo Guida
dell’ufficio urbanistica. Il sindaco
Gennaro Cinque, dunque, avrebbe
Incaricato un tecnico non
appartenente all’ufficio
competente di redigere la
relazione richiesta. Un tentato
abuso d’ufficio, dunque, secondo i
magistrati per il primo cittadino
che, invece, avrebbe dovuto
rivolgersi al dirigente dell’ufficio
urbanistica il quale, ricevuta la
comunicazione della richiesta del
Consiglio di Stato, ha, a sua volta,
incaricato il geometra Vincenzo
Guida per fare la relazione
. (Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino)
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