Maria Cioffi |
Vico Equense - Anno nuovo, vecchi problemi. Con l'arrivo del 2015, è di nuovo a rischio il servizio di trasporto disabili per gli studenti delle scuole del territorio. Sono infatti terminati i 15 mila euro che il Comune aveva stanziato per affrontare provvisoriamente l'emergenza tra novembre e dicembre nell'attesa dell'approvazione del bilancio della città metropolitana, competente in materia. Adesso si ripropone di nuovo il problema di garantire l'effettiva fruizione del diritto allo studio per i giovani diversamente abili. Fondi comunali esauriti, quelli provinciali ad oggi non risultano ufficialmente stanziati, ma, seppure venissero stanziati subito, servirebbero comunque i dovuti tempi tecnici per affidare il servizio a una ditta. Nel frattempo, sono ampiamente prevedibili i disagi a cui andranno incontro le famiglie dal 7 gennaio, che si ritroveranno ancora una volta senza trasporto, e non si sa per quanto tempo. «La Provincia ci ha scritto a dicembre per dirci che avrebbe impegnato le somme - spiega l'assessore alle Politiche sociali Maria Cioffi - ad oggi però, i funzionari provinciali ci hanno detto che la determina con l'effettiva erogazione dei fondi è ferma in ragioneria. Senza questi atti ufficiali, non possiamo procedere con l'assegnazione del servizio». Sono tredici le famiglie che avevano fatto richiesta al Comune del servizio di trasporto per frequentare sia le scuole cittadine, quali l'istituto alberghiero «Francesco De Gennaro», sia le scuole peninsulari quali il liceo «Publio Virgilio Marone» di Meta o l'istituto d'arte «Francesco Grandi» di Sorrento. Ventiquattro invece gli alunni segnalati dalle scuole per avere l'assistenza specialistica in aula. Giovani che dall'inizio dell'anno scolastico hanno frequentato poco o per nulla le lezioni viste le difficoltà di trasporto, soprattutto per le famiglie che non potevano provvedervi in proprio. Una situazione di vera e propria negazione del diritto allo studio, che riguarda oltre 600 giovani della Provincia di Napoli. Visti i disagi e le proteste delle famiglie, le amministrazioni locali dell'ambito Napoli 33 avevano sollecitato per iscritto la Provincia mentre i genitori si erano mobilitati anche con cortei a Napoli e sui mass media anche nazionali.
Sulla questione era quindi intervenuta l'opposizione. La lista civica «In movimento per Vico» aveva sollecitato l'amministrazione a reperire in proprio i fondi per far partire il servizio, in virtù dell'autorizzazione, data dal coordinamento d'ambito Napoli 33 al Comune di Vico Equense, a gestire questo servizio in autonomia. La richiesta di anticipazione dei fondi venne successivamente condivisa anche dai consiglieri di maggioranza e quindi tramutatasi in una lettera unanime al sindaco Gennaro Cinque. Documento che portò, lo scorso novembre, all'atto di indirizzo della giunta, al successivo sblocco dei 15 mila euro e all'affidamento diretto ad una cooperativa che ha garantito il servizio fino al 20 dicembre. Un provvedimento tampone nell'attesa dello stanziamento dei fondi provinciali. Attesa che dura ancora oggi. «La prossima settimana chiederemo di nuovo tempi certi ai funzionari metropolitani - conclude l'assessore - dopodiché, come Comune, ci muoveremo di conseguenza valutando con l'ufficio la possibilità di impegnare nuove somme».
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