Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Rammarico e dolore traspare dai volti; tanta dignità dal loro comportamento. Si tratta dei coniugi Caso che ieri, con rassegnazione, hanno accolto vigili, carabinieri, ditta e tecnici incaricati dalla procura di Torre Annunziata di demolire la loro abitazione. Quando i pubblici ufficiali hanno bussato alla loro porta, nella casa di Arola, in via Lavinola, non hanno esitato a farli entrare e ad accettare la dura realtà: sgombero forzato e abbattimento del manufatto. La palazzina in cui vivevano, nella tranquilla zona collinare, risale al ’94 ed è stata costruita senza autorizzazione paesaggistica e permesso a costruire. Mattia Caso, la moglie, i due figli e l’anziana Giovanna Maresca hanno vissuto più di vent’anni nella consapevolezza che prima o poi questo momento sarebbe potuto giungere, ma con la speranza di una sanatoria. L’arrivo di ruspe e camion ieri ha messo fine a qualsiasi illusione. Lo sgombero è durato l’intera giornata: i mezzi messi a disposizione dal Comune di Vico Equense hanno facilitato le operazioni. Parte dei mobili sono stati trasportati presso i locali vuoti dell’ex scuola di Fornacelle. I proprietari, a seguito del provvedimento di abbattimento disposto dalla Procura qualche mese fa, avevano presentato richiesta di autosgombero e autodemolizione. L’altro ieri sera, però, è arrivata la notifica del rigetto.
Passeranno la notte in un piccolo appartamento che la famiglia possiede, sempre nella zona di Arola. La palazzina che tra pochi giorni andrà giù era su due livelli, per un volume complessivo pari a 720 metri cubi. Rifinito e completo in ogni sua parte all’interno, incompiuto e imperfetto all’esterno, l’edificio si trovava in un’area verde poco distante dal centro della frazione collinare.
Quattro le stanze al piano terra, cinque al piano superiore, più il terrazzo. Risale a pochi giorni fa la determina dirigenziale con cui il Comune di Vico Equense ha disposto l’acquisizione a patrimonio comunale dell’abitazione, sita nella zona E, cosiddetta «agricola», del Piano urbanistico territoriale. Il provvedimento non ha, però, sortito effetti e le ruspe sono già in azione.
Stesso destino potrebbe spettare ad altri edifici del territorio. Preoccupati, infatti, i residenti della zona. Sono cinque le abitazioni abusive ad Arola sul cui futuro si è già pronunciata la procura di Torre Annunziata e che, da un momento all’altro, potrebbero essere demolite.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.