Elefante: ora calcolo dei costi e domenica 12 aprile giornata ecologica
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Completate le operazioni di bonifica nella baia di Alimuri. Le attività di smaltimento dei materiali di risulta e pulizia, a seguito della demolizione dell'ecomostro, sono terminate. Si è conclusa, così, anche l'ultima fase del crono-programma relativo all'abbattimento del manufatto che per 50 anni ha deturpato il paesaggio della costiera. «Possiamo finalmente mettere la parola fine alla storia dell’Alimuri – spiega Antonio Elefante, assessore all’urbanistica del Comune di Vico Equense –Dell’ecomostro che ha rovinato per mezzo secolo l’immagine della penisola sorrentina non c’è più alcuna traccia. Al crollo del 30 novembre hanno fatto seguito le attività di disgaggio massi dal costone sovrastante e l’eliminazione della vegetazione pericolosa. Poi la frantumazione dei resti e lo smaltimento dei materiali di risulta. La ditta ha completato i lavori riconsegnandoci l’area». Grazie alle ruspe, con bracci mobili, è stato ridotto in poltiglia tutto il materiale roccioso. Da questi sono stati estratti i materiali ferrosi, scissi e riciclati come rifiuti speciali. A breve si avrà anche la rendicontazione delle attività. «Bisogna calcolare tutti i costi sostenuti – continua Antonio Elefante – e chiedere il risarcimento alla Saan, società proprietaria dell’ex manufatto e dell’area. Come più volte affermato le operazioni di demolizione sono state effettuate in danno ai proprietari; questi dovranno ridare al Comune fino all’ultimo centesimo. Entro la prossima settimana anche questo aspetto sarà chiuso». Durante i 50 anni di vita dell’ecomostro, il piccolo angolo di paradiso a confine tra i Comuni di Vico Equense e Meta è diventato una discarica a cielo aperto.
«Durante le operazioni è stato ritrovato di tutto - precisa Elefante – addirittura una panchina. Gran parte del materiale è stato portato via, molta immondizia però è ancora lì. Abbiamo, pertanto, organizzato una giornata ecologica durante la quale volontari dei Comuni di Vico Equense e Meta si attiveranno per pulire completamente l’area». L’appuntamento è per domenica 12 aprile, alle 10. Gruppi di volontari si recheranno presso la baia di Alimuri per rimuovere tutti i rifiuti ancora presenti nella zona. «Potranno partecipare anche membri delle associazioni ambientaliste e cittadini – conclude l’assessore – Sarà una giornata di lavoro e di festa, perché rappresenta lo step conclusivo di un percorso che ha portato alla vittoria dell’ambiente sulla cementificazione selvaggia». Poche settimane fa nell’area sono stati piantati otto esemplari di Pino d’Aleppo dai tecnici del Comune di Vico Equense in collaborazione con alcuni soci del Wwf. «Si tratta di un’azione che ha contribuito a ricostruire un piccolo importante tassello di natura – afferma Claudio d’Esposito, presidente Wwf penisola sorrentina - e, nel contempo, ad impreziosire un angolo di paesaggio ammirabile da tutta la penisola sorrentina». Il simbolo della cementificazione selvaggia, senza regole e senza rispetto per l’ambiente, è stato cancellato per sempre; al suo posto adesso ci sono degli alberi e tra due settimane l’area sarà completamente pulita. L’Alimuri era una struttura di 18mila metri cubi realizzata in un'area di alto valore paesaggistico, destinata a diventare un albergo di lusso con 150 camere. Risale al novembre del ’63 l’autorizzazione ambientale rilasciata ai proprietari del suolo dalla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici. La licenza edilizia è arrivata l’anno successivo. Poi l’inizio dei lavori, a cui hanno fatto seguito sospensioni, ritardi fino ad arrivare allo stop definitivo. Lo scheletro di cemento è rimasto in uno dei più suggestivi angoli della penisola sorrentina per mezzo secolo. Molte sono state le strade intraprese negli anni per cancellare lo scempio; quella scelta dal Comune di Vico Equense è riuscita a dare alla storia Alimuri il giusto «the end».
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