Vico Equense - “Consentire un miglioramento delle condizioni di vita a coloro che vivono il disagio relazionale, comunicativo, psicologico dello spettro autistico significa lavorare per il benessere di tutta la collettività”. Così Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della commissione permanente che si occupa di Sanità e sicurezza sociale, commenta il del disegno di legge approvata lo scorso 18 marzo in commissione Sanità del Senato, che prevede “interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico”. “Se si pensa che una persona ogni 88 soffre di disturbi dello spettro autistico, risulta evidente che l’incidenza è altissima e che dovrebbe essere implementata una rete di conoscenza e sostegno alle famiglie, che spesso non conoscono sintomi e comportamenti che identificano la malattia e sono impreparate al rapportarsi ai bambini autistici e ai deficit comunicativi, linguistici, relazionali che questi vivono – dice l’onorevole Beneduce - . Secondo gli esperti del Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione ODFLab del Dipartimento di Scienze cognitive dell'Università di Trento, una diagnosi immediata dei Disturbi dello spettro autistico è indispensabile per poter intervenire in maniera efficace”.
Il problema è che i disturbi dello spettro autistico risultano difficilmente individuabili nei primi anni di vita del bambino, sia per la scarsa conoscenza da parte della popolazione dei sintomi specifici, sia perché i comportamenti rivelatori del disturbo possono variare in maniera sensibile da caso a caso. È importante, dunque, elaborare il trattamento più appropriato per arginare le difficoltà relazionali e cognitive del bambino e stabilire precisi obiettivi da raggiungere attraverso la collaborazione della famiglia e della scuola. Intanto, anche sul fronte medico-scientifico sono stati compiuti numerosi passi avanti. I ricercatori del Dulbecco Telethon Institute (DTI) e dell’IRCCS Ospedale San Raffaele hanno individuato il meccanismo con cui una proteina – RAB39B –, scoperta qualche anno fa dallo stesso gruppo, causa un difetto di comunicazione tra le cellule nervose provocando disabilità intellettiva e autismo. “Credo che sia fondamentale sensibilizzare la società civile sulle difficoltà dello spettro autistico e sulla forma particolare di “situarsi” nel mondo e di costruire una realtà a sé delle persone che ne sono affette – conclude l’onorevole Beneduce -. La consapevolezza sull’autismo deve andare ben oltre la Giornata mondiale del 2 aprile. I progressi in campo medico siano funzionali al benessere delle persone che hanno questi disturbi e delle loro famiglie”.
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