Vico Equense - In via Antonio Asturi l’amministrazione comunale, per rimediare a quella che è stata definita una “scellerata” progettazione fatta ventidue anni fa, ha estirpato e trapiantato in altro luogo pubblico dei grossi alberi di tiglio. Al Comune di Vico Equense sono pervenute diverse segnalazioni circa il grave dissesto del marciapiede causato dalle alberature. Il tutto, dopo l’accertamento dell’ufficio territorio del Comune di Vico Equense, è causa di pericolo per la circolazione stradale e pedonale. L’unica soluzione praticabile, per garantire il ripristino delle normali condizioni di sicurezza per il transito pedonale e carrabile è di espiantare gli alberi. Lo conferma anche Mariateresa Eusebio, consigliere comunale di maggioranza: “Gli alberi andavano tolti perché non adeguati a quel posto, visti i danni al marciapiede e al manto stradale.” L’agronomo Raffaele Starace che segue il progetto ribadisce: “Quei tigli – spiega il dottor Starace - sono piante che possono raggiungere anche i 40 metri di altezza. L’unica soluzione, impossibile da attuare, sarebbe quella di togliere muro, marciapiede e strada creando un "tornello" con un raggio minimo di un metro/un metro e mezzo misurato dall'esterno del fusto... Oggi si cerca solo di fare una cosa razionale: togliere di lì quelle piante, aggiustare tutto e ripiantare alberelli che possono vivere in quel poco spazio. ”
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giovedì 9 aprile 2015
Via Asturi, Mariateresa Eusebio: “Gli alberi andavano tolti perché non adeguati a quel posto”
Vico Equense - In via Antonio Asturi l’amministrazione comunale, per rimediare a quella che è stata definita una “scellerata” progettazione fatta ventidue anni fa, ha estirpato e trapiantato in altro luogo pubblico dei grossi alberi di tiglio. Al Comune di Vico Equense sono pervenute diverse segnalazioni circa il grave dissesto del marciapiede causato dalle alberature. Il tutto, dopo l’accertamento dell’ufficio territorio del Comune di Vico Equense, è causa di pericolo per la circolazione stradale e pedonale. L’unica soluzione praticabile, per garantire il ripristino delle normali condizioni di sicurezza per il transito pedonale e carrabile è di espiantare gli alberi. Lo conferma anche Mariateresa Eusebio, consigliere comunale di maggioranza: “Gli alberi andavano tolti perché non adeguati a quel posto, visti i danni al marciapiede e al manto stradale.” L’agronomo Raffaele Starace che segue il progetto ribadisce: “Quei tigli – spiega il dottor Starace - sono piante che possono raggiungere anche i 40 metri di altezza. L’unica soluzione, impossibile da attuare, sarebbe quella di togliere muro, marciapiede e strada creando un "tornello" con un raggio minimo di un metro/un metro e mezzo misurato dall'esterno del fusto... Oggi si cerca solo di fare una cosa razionale: togliere di lì quelle piante, aggiustare tutto e ripiantare alberelli che possono vivere in quel poco spazio. ”
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