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martedì 2 giugno 2015

«Ho trionfato contro gli scorretti»

Giuseppe Cuomo
Sfogo dopo la campagna dei veleni: «Manipolazioni contro me e la coalizione» Sul futuro: «Pinto è una risorsa, abbiamo il dovere di trasformare Sorrento» 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - «Ho vinto contro gli scorretti». Il riferimento di Giuseppe Cuomo è evidente, pesante. E ' per la truppa di Marco Fiorentino ma lui , il sindaco, non vuole dirlo. Anche perché una telefonata dal grande avversario dice di non averla ricevuta e, quindi, di piazzare altra benzina sul fuoco non se la sente: «Silenzio radio completo, ma ciò che conta è aver vinto. Ho vinto perché Sorrento deve crescere e vuole crescere». Lui, il primo cittadino, appena riconfermato, comunque qualche bordata a destra e a manca la smercia. Tranne che per Ferdinando Pinto, l'altro grande sconfìtto: «Una risorsa, mi auguro che lavori ancora per il bene di Sorrento» è il telegramma di Cuomo che ribadisce la sua fermezza nel rispedire al mittente gli addebiti, i sospetti, i veleni. Quelli che il sindaco definisce come «frutti della cattiveria di coloro che hanno strumentalizzato di tutto pur di togliermi, inutilmente, credibilità». Uno sfogo pesante, che va dritto ai nocciolo della questione:
 
«La città ha scelto di puntare sempre più in alto, di continuare a crescere e di rinnovare la fiducia ad una squadra che saprà traghettarla verso il futuro - prosegue il primo cittadino -. Sono pienamente soddisfatto di questo risultato, che giunge al termine di una campagna elettorale inquinata da un clima avvelenato, e caratterizzata da comportamenti e azioni scorrette di una parte dei nostri avversari, danneggiando l'immagine della nostra città. I cittadini hanno premiato il nostro modo di essere e di agire, il nostro saper fare e progettare. Da domani (oggi per chi legge, ndr) saremo nuovamente al lavoro, per tutti i sorrentini, al fine di trasformare in realtà il lavoro avviato e i programmi annunciati». Non finisce qui. Perché la notte è lunga e vale la pena tratteggiare la sky-line dell'amministrazione comunale che verrà. «Pinto per me è una risorsa comunque che va valorizzata - evidenzia Cuomo quando gli viene chiesto del professore democrat, confinato all'opposizione con l'unico seggio strappato dal Pd -. E' una persona di grossa levatura morale e professionale e credo che la sua attività politica possa tornare utile. Anche perché in questo momento storico abbiamo una Regione Campania andata al centrosinistra e Pinto, per il bene di Sorrento, può assumere comunque un ruolo di tutto rispetto». Insomma, non è un inciucio perché di accordi trasversali - stando ai numeri venuti fuori dall'urna - Cuomo non ne ha bisogno. Ma Pinto potrebbe agire da sponda utile con il neo governatore De Luca, magari per quegli 11 milioni e 700mila euro persi, «no, mai concessi» rimarca con la sua versione il primo cittadino, per la realizzazione del percorso pedonale meccanizzato tra il porto di Marina Piccola e il parcheggio Achille Lauro. «Abbiamo il dovere di trasformare Sorrento - sottolinea Cuomo -. E' una fase fondamentale, in cui bisognerà dare il massimo. Mi attendo comunque anche l'apporto dell'imprenditoria che sarà chiamata a investire sul nostro territorio, Lo confesso: in campagna elettorale ho avvertito il peso di un voto difficile, che è stato definito quasi un confronto personale tra me e Marco (Fiorentino, ndr). Questa vittoria mi rende più leggero, anche per agire per il bene comune. Sono stato un capitano democratico di una grandissima squadra». La sua truppa è rimasta al fianco nonostante le sirene degli oppositori: «Chi ha lasciato questa coalizione l'ha fatto di sua volontà, senza essere isolato. Si è autoescluso». L'identikit conduce all'ex vicesindaco Giuseppe Stìnga. Ma Cuomo fa melina e rimette sul tavolo un altro motto: «Sorrento ha scelto la parte giusta».

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