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mercoledì 17 giugno 2015

Mare inquinato, scatta il divieto di balneazione

I tecnici Arpac: presenza di Escherichia Coli. Ordinanza anti-tuffi 

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino

Sant'Agnello - L'estate non comincia sotto buoni auspici per le spiagge della costiera. Prima a Sorrento, ora il divieto di balneazione scatta anche a Sant'Agnello. Un'ordinanza del sindaco Piergiorgio Sagristani vieta temporaneamente i tuffi lungo la spiaggia della Marinella nel tratto di costa compreso tra punta San Francesco e la scogliera dell'hotel Parco dei Principi. Motivo? Le analisi dei campioni di acqua, prelevati alle 13.40 del 10 giugno scorso dai tecnici dell'Arpac, hanno rivelato una presenza eccessiva di batteri nelle acque santanellesi. Per la precisione, in 100 millilitri di acqua di mare, gli esperti hanno calcolato la presenza di 531 unità di Escherichia coli a fronte di un limite di 500. E il dato ha spinto il Comune a correre immediatamente ai ripari. Ecco perché adesso, sulla spiaggia indicate nell'ordinanza, campeggiano i cartelli di divieto di balneazione. Il provvedimento firmato da Sagristani è stato già notificato ai concessionari degli stabilimenti Marinella e Cocumella e resterà in vigore fin quando le analisi dell'Arpac non avranno dato di nuovo risultato favorevole. «L'obiettivo è tutelare la salute pubblica - osserva il sindaco Sagristani - Tuttavia non bisogna creare allarmismi sia perché i risultati negativi possono essere condizionati da tanti fattori, come il vento e il maltempo, sia perché abbiamo già chiesto le contro analisi che daranno ben presto esito positivo».
 
Per la costiera si tratta del secondo divieto di balneazione in pochi giorni. Una settimana fa il provvedimento anti-tuffi è scattato a Sorrento, nel borgo dei pescatori di Marina Grande e nell'area portuale di Marina Piccola. Anche in questo caso, l'ordinanza è stata emanata dal sindaco Giuseppe Cuomo sulla base dei dati sulla qualità delle acque forniti dall'Arpac. In particolare, la valutazione delle acque è risultata «scarsa» nel tratto di mare compreso tra l'approdo di Marina Grande e il lido Tonnarella. Ora non resta che attendere che le controanalisi effettuate dall'Arpac diano esito favorevole. Fatto sta che, a distanza di una settimana dalla sua emanazione, l'ordinanza anti-tuffi è ancora in vigore e ha scatenato un vespaio di polemiche con gli esponenti del Pd che hanno chiesto al sindaco di fare chiarezza. Allarme anche a Massa Lubrense, che per l'ottavo anno consecutivo è stata premiata dalla Fondazione per l'educazione ambientale (Fee) per il mare pulito e l'alta qualità dei servizi offerti ai bagnanti. Attraverso una serie di foto pubblicate sulla sua pagina Facebookii presidente del Wwf della penisola sorrentina, Claudio d'Esposito, ha denunciato le chiazze e le strisce di schiuma che negli ultimi giorni hanno sfregiato le spiagge di Nerano e di Marina del Cantone. «La bandiera è blu, il mare un po' meno», è il commento postato sul social network dal leader degli ambientalisti locali. Sono anni che il Wwf denuncia l'inquinamento delle acque che bagnano la penisola sorrentina. L'anno scorso gli ambientalisti sorrentini hanno presentato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata un dossier che fotografava le precarie condizioni del mare della costiera: acqua fetida, macchie bianche e chiazze marroni con carta igienica, pannolini, assorbenti igienici e ogni genere di rifiuti nelle spiagge vicine ai canali di scolo. L'esposto ha spinto la Procura oplontina ad aprire un'inchiesta per accertare l'esatta portata del fenomeno e le eventuali responsabilità penali.

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