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domenica 14 giugno 2015

Umberto Eco, gli "imbecilli" e l’Architetto…

Vico Equense - "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. E' l'invasione degli imbecilli". Con queste parole Umberto Eco si è scagliato contro il dilagare dei social, alzando nei giorni scorsi un vero polverone mediatico. Ieri sera, durante la processione di Sant’Antonio alla Marina di Seiano, il Sindaco di Vico Equense Benedetto Migliaccio ha incontrato una funzionaria di zona della Sovrintendenza, scortata da un architetto di Vico Equense, che in merito alla discussione sui colori troppo accesi dell’ex Cattedrale dell’Annunziata, ha paragonato i cittadini di Vico Equense agli imbecilli di Umberto Eco, che parlano sui social di ciò che non conoscono. Il Primo cittadino, si capisce, gli ha risposto per le rime. “Mi è stato riferito – spiega il Sindaco Migliaccio - di una indagine sulle cromie, e che nessuno di noi avrebbe titolo e diritto a discuterne; e di avere anche una cartolina d’ epoca che attesterebbe l’ esattezza delle indagini. Ebbene è bastata una notte insonne a farmi ricordare le immagini della Cattedrale che ho raccolto nel Rapporto preliminare al nostro PUC (Strategie 2012) consegnate alla storia dai maestri del Colore: da Pitloo a Scedrin, da Achembach ad Hackert; anche le loro testimonianze sulla nostra Cattedrale vanno ascritte al novero degli imbecilli senza diritto di parola? Io non lo credo; e penso che se ci si può sbarazzare con arroganza delle legittime attenzioni della nostra comunità, non è altrettanto facile ridurre al mutismo i Maestri del passato! Una vecchia cartolina è poi assolutamente inattendibile: ne allego una che sembra testimoniare l’ esatto opposto di quanto si va sostenendo. Mi attendo dal Funzionario e dal Sovrintendente, come da ogni uomo di cultura, la dovuta attenzione. Ringrazio a nome della Città e mio personale il Professor Aldo Aveta, e l’ intero dipartimento, della disponibilità mostrata alla nostra Città ed al suo monumento più rappresentativo; le loro autorevoli parole fanno sentire molto meno velleitari i giudizi della “gente” di Vico Equense liquidata con tanto disprezzo da un architetto locale”, conclude il Primo cittadino.

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