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venerdì 31 luglio 2015

Approvato il bilancio, decise tasse e scadenze

L'opposizione: "Manca la rappresentatività popolare, si vada al voto" 

di Claudia Esposito

Vico Equense - Tasse e imposte invariate anche nel 2015. Anzi, le famiglie di tre o 4 componenti risparmieranno qualcosina sulla Tari, in percentuale tra il 4 e il 6 percento. Sono queste le principali novità contenute nel bilancio di previsione 2015 approvato dal Consiglio comunale insieme al bilancio triennale 2015-2017. La prima rata della tassa sui rifiuti andrà versata entro il 16 settembre, il saldo entro il 16 novembre. Resta invece al 16 dicembre il saldo di Tasi e Imu, le due imposte basate sulla rendita catastale degli immobili. La scelta di lasciare invariati i tributi, definita dall'assessore Antonio Di Martino «di grande valore sociale», avviene nonostante il taglio di 500 mila euro nei trasferimenti statali e l'inserimento in bilancio di crediti dalla dubbia esigibilità per 700 mila euro. La lotta all'evasione e all'elusione di Imu e Ici ha prodotto nuovi introiti per il Comune, stimati in quest'anno in almeno 650 mila euro, ma i maggiori risultati sono arrivati dal Progetto di equità tributaria che ha permesso di riclassificare alcune categorie di immobili secondo moderne e aggiornate rendite catastali. Immobili soprattutto frutto di sanatorie e condoni che negli anni pagavano tasse esigue, non aggiornate al valore attuale, con l'emersione di nuove superfici valutabili ai fini fiscali.
 
Aliquote Imu ferme al 2012, confermate anche le agevolazioni per le case date in comodato ai figli e per i fitti a canone concordato (rispettivamente al 7 e al 7,6 per mille al posto di 10,45). Aliquota al 7,6 per mille anche per gli artigiani e le attività commerciali che non ospitano slot machines. Aliquota bloccata all'8 per mille per i negozi dati in fitto per evitare la desertificazione commerciale. Per la Tari, l'imposta rifiuti, confermate le agevolazioni per i nuclei indigenti in collaborazione con l'ufficio Politiche sociali e gli sgravi al 50% per gli operatori del Monte Faito e i gestori di camping. Anche per la Tasi, l'imposta sui servizi indivisibili introdotta lo scorsa anno, tariffe invariate e confermata la detrazione totale per gli inquilini con un gettito previsto di poco inferiore al milione e mezzo di euro. Polemica sul punto la lista civica «In movimento per Vico»: «A fronte di una Tasi invariata - commenta Claudia Scaramellino - sono stati effettuati tagli sui servizi quali manutenzione delle strade e del verde pubblico, con un incremento dei fondi per la pubblica illuminazione. Inoltre, le indicazioni dei revisori dei conti segnalano criticità che più volte abbiamo evidenziato quali l'eccessivo ricorso al part-time e alle anticipazioni di cassa per effettuare lavori di somma urgenza. Senza contare che viene chiesto di incrementare le professionalità a disposizione dell'ufficio tributi, quando fino a poco tempo fa si parlava di esternalizzare il servizio, un fatto contro cui ci siamo sempre battuti». Pesano sul documento contabile gli interessi per i mutui contratti e i debiti fuori bilancio, derivanti soprattutto da contenziosi anche lontani nel tempo, a cui si potrebbe fare fronte anche vendendo patrimonio comunale non strategico. Contraria al bilancio l'opposizione che anzi ha alzato il tiro invitando la maggioranza a non approvare il documento per ottenere il commissariamento del Comune: «Dalla scorsa primavera - spiega Natale Maresca della civica «In movimento per Vico» - con la decadenza per incompatibilità del sindaco Gennaro Cinque, è venuta meno la normale dinamica democratica con il Consiglio che è rimasto l'unico organo eletto dal popolo. Un fatto a cui non si può rimediare con il presenzialismo del sindaco facente funzioni ma solo con nuove elezioni a cui si può arrivare o con la strada delle dimissioni da parte di quest'ultimo o con la bocciatura del bilancio. Noi per questo facciamo la nostra parte votando contro». A proposito di Gennaro Cinque, nel corso del Consiglio è stata anche letta una nota redatta dall'ex sindaco e dai suoi legali in cui si annuncia il ritiro del ricorso avanzato ad aprile contro l'amministrazione per la reiterazione dell'ordinanza di demolizione di un bagno ritenuto abusivo. Il provvedimento fece scattare l'incompatibilità e la successiva decadenza di Cinque in vista della candidatura alle regionali. Adesso, dopo la non elezione nell'assise regionale, l'ex primo cittadino ha avviato le procedure per ripristinare lo stato dei luoghi come richiesto dall'ufficio Urbanistica, ritirando il ricorso e togliendo l'incompatibilità. Un passo che potrebbe spalancargli l'ingresso in giunta, già alle prese con fibrillazioni interne. Un'ipotesi vista male dalla minoranza. «In movimento per Vico», giorni fa, aveva espresso il proprio dissenso in una nota affermando che «le istituzioni non sono autobus da cui si può salire e scendere a piacimento».

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