Luciano Garella |
Vico Equense - “Un incontro sereno e proficuo”. E’ il commento del Sindaco Benedetto Migliaccio a proposito della riunione di ieri pomeriggio a Napoli, con il Soprintendente ai Beni architettonici di Napoli, Luciano Garella. Appuntamento concordato nei giorni scorsi, a seguito della disponibilità offerta dal Soprintendente e subito raccolta dal Sindaco di Vico Equense di affrontare direttamente alcune questioni. “L’Architetto Garella, - ha detto il Sindaco Migliaccio - mi ha confermato che la demolizione dell’Ecomostro di Alimuri ha riscosso un apprezzamento unanime in ambito nazionale, soprattutto perché mostrava una scelta chiara di difesa del paesaggio e del territorio da parte della comunità e non era stata imposta da nessuna sentenza.” A breve il Primo cittadino e il Soprintendente Garella si rivedranno per verificare la possibilità di inserire il paesaggio di Vico Equense nelle Giornate Europee del Patrimonio 2015, con una mostra a Palazzo Reale, includendo anche la proiezione dell'evento cult relativo alla demolizione del Mostro di Alimuri. “Quella che doveva essere una breve visita istituzionale, – riferisce il Sindaco Migliaccio – si è trasformata in un incontro durato quasi un’ora. Oltre alla demolizione dell’Alimuri, si è parlato anche della Santissima Trinità e Paradiso e di un’idea progettuale di recupero dello stabile seicentesco, nella convinzione che finalmente siano spezzate tutte le vischiosità che fino ad oggi hanno impedito l’acquisizione del bene al patrimonio comunale”, conclude il Sindaco Benedetto Migliaccio. Il Soprintendente Garella, 63 anni ad agosto, può sfoggiare un curriculum di ben 39 pagine, si è formato a Roma ed è arrivato a Napoli dalla Calabria, dov’era al vertice della Soprintendenza di Cosenza, Catanzaro e Crotone.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.