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martedì 29 settembre 2015
Ambliopia, uno screening salva la vista
Vico Equense - L’Amministrazione comunale del Sindaco Benedetto Migliaccio ha aderito al progetto di screening per la prevenzione dell’ambliopia, ideato dall'Associazione Nazionale Prevenzione (ANP) che ha lo scopo di sottoporre i bambini, da tre a dieci anni, a un controllo che consenta di verificare che non vi siano deficit visivi dovuti all’ambliopia, cioè a quello stato che può essere definito, per i non addetti ai lavori, “occhio pigro”, una funzione oculare non ancora ben sviluppata, ma che se, non adeguatamente curata, può portare, in età adulta a patologie ben più gravi tra cui la perdita della vista. “Con questa iniziativa sociale – spiega l’Assessore alle politiche sociali Marinella Cioffi - di rilevanza nazionale, il nostro intento è di dare la possibilità ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria di sottoporsi a uno screening visivo, quale intervento sulla salute pubblica atto a identificare i soggetti affetti da una determinata patologia ancora in fase iniziale”. L’ambliopia, cioè la “pigrizia” funzionale dell’occhio del bambino, è causata da strabismo, da difetti refrattivi (ipermetropia, astigmatismo e, meno frequentemente, miopia), da anisometropia (difetto refrattivo diverso tra i due occhi) o da sindrome da monofissazione (congenita “preferenza” attribuita dal cervello alle immagini fornite da un occhio rispetto all’altro). La prevenzione dell’ambliopia è di tipo secondario, cioè si basa sulla diagnosi precoce, in tempo utile per poterla curare. Poiché la capacità del sistema visivo umano di recuperare dall’ambliopia si esaurisce intorno all’età di 6-7 anni e poiché i bambini riescono a collaborare dai 3-4 anni in poi ai test di base per evidenziare l’ambliopia, le campagne di screening sono solitamente eseguite sulla popolazione infantile all’età di 4 anni, nelle scuole materne.
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