Docenti campani con il fiato sospeso: alle 24 e un minuto la comunicazione del ministero a chi avrà la cattedra nella fase B del piano assunzioni. Poi la fase C. E il rischio del trasferimento per 2500 insegnanti della Campania
Fonte: Bianca De Fazio da la Repubblica Napoli
Figlio del Caos di queste settimane e della Notte a cavallo tra 1 e 2 settembre, il Destino degli insegnanti precari li trova tutti, nottetempo, dinanzi al computer. Bizzarra decisione, quella del Miur: la comunicazione avviene nelle ore delle tenebre, allo scoccare della giornata di domani. Gli insegnanti coinvolti nel piano di assunzioni del Miur ne sono stati informati, sempre per via informatica, e sanno che la proposta di assunzione scadrà alla mezzanotte dell' 11 settembre. "In caso di mancata accettazione - c'è scritto sulla Gazzetta ufficiale del 28 agosto - i soggetti non partecipano alle fasi successive del piano di assunzioni e sono definitivamente espunti dalle graduatorie di merito e ad esaurimento in cui sono iscritti". Dieci giorni di tempo per accettare, dunque, poi "gli aspiranti precisa il Miur - sia soddisfatti che non soddisfatti, riceveranno una mail che li informa dell'esito della procedura". Una volta che il cervellone del ministero avrà assegnato la provincia di destinazione, la scelta della sede di servizio avverrà, poi, dal 12 al 14 settembre, facendo riferimento all'ufficIo scolastico della provincia cui si è stati assegnati. E saranno 2500 i precari campani che, in nome della stabilizzazione, saranno costretti a lasciare la Campania. Alcuni subito, altri tra un anno. Il calcolo lo ha fatto la Fic Cgil della Campania, che ha studiato dati e cattedre, ha incrociato classi di concorso e disponibilità effettive ed ha fatto il punto su quanti saranno, alla fine delle varie fasi di assunzione, gli insegnanti costretti ad emigrare. "Ad andare fuori saranno 2500 campani tra fase A e fase C", si legge nello studio.
"Dovranno partire subito circa 850 in fase  e 500 in fase C. I restanti, poco meno di 1200, potranno rimandare la partenza di un anno", perché avranno, in questi giorni, ottenuto un incarico annuale o una supplenza lunga. Incarichi e supplenze che dovranno essere assegnati al più tardi entro 1'8 settembre, in modo da permettere a chi rientra nelle assunzioni comunicate stanotte di dare una risposta entro I'll settembre. I dati della Fic Cgil sono dettagliati, e raccontano che a fronte delle 11.142 domande presentate dai precari di casa no stra, 2.208 riguardano la scuola dell'infanzia, 2.963 la scuola primaria, 1.374 le medie, 4.597 le superiori. A tutte queste vanno sottratte circa 1.000 domande di insegnanti che sono stati assunti nelle ultime settimane, con la cosiddetta fase A. Mentre nella fase B, sempre secondo lo studio del sindacato, verranno chiamati, per la scuola dell'infanzia e per le elementari, solo i maestri col titolo di sostegno: 59 per l'infanzia e 840 per la primaria. "Tutti i 600 sulla graduatoria ad esaurimento del sostegno alla scuola media avranno l'incarico", come anche i candidati per matematica alle medie, per educazione tecnica sempre alle medie. Loro sono salvi, almeno per un altro anno. Per loro, il trasferimento forzato si allontana di 12 mesi. E veniamo alla fase C, che dovrebbe riguardare quasi 8.000 insegnanti. "Ne verranno assunti 1815 della primaria (restano circa 250 che saranno costretti ad andare fuori), 810 per la scuola media (restano 300 che andranno fuori regione), 2.689 per la scuola superiore più 691 per il sostegno ( restano 1.100 da mandare fuori regione )". Come dire che in fase C avranno il ruolo fuori regione circa 1.700 docenti "di cui almeno 1.200 avranno supplenza annuale in Campania e potranno rimandare di un anno la presa di servizio". Numeri che-vitali per i precari, ma di difficile comprensione per i non direttamente interessati - raccontano il caos di questi giorni. Quando la tensione è tanta da aver richiesto, ancora ieri, l'intervento delle forze dell'ordine chiamate a riportare la calma tra i precari convocati all'istituto Cavalcanti per l'assegnazione delle cattedre in fase A. Il tentativo è, particolare, evitare le sedi disagiate e quelle delle isole. In un clima poco sereno riaprono oggi le scuole, almeno per gli insegnanti già di ruolo. Chiamati, subito, a misurarsi con le novità imposte dalla riforma per l'anno scolastico che comincerà, per gli studenti, il 14 settembre.
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