Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Massa Lubrense - Da giorni se ne parlava a Massa e in tutte le frazioni della cittadina costiera. Alcuni sostenevano che fosse lungo più di due metri, per altri era capace di ingoiare addirittura un cane. In realtà non si trattava di un "mostro", ma di un mansueto esemplare di pitone reale, probabilmente abbandonato dai proprietari ai piedi del monte San Costanzo. Lungo un metro e dieci centimetri, il rettile è stato trovato ieri nei pressi della base un tempo controllata dall'Aeronautica Militare. A fare l'insolita scoperta è stato il personale di Techno Sky, società del gruppo Enav che da anni gestisce l'impianto radar sul monte San Costanzo. I tecnici hanno recuperato il serpente e poi, da napoletani-doc, l'hanno battezzato "Gennarino".
Successivamente il rettile è stato affidato all'associazione Erpetologica Erpisa che collabora con gli esperti del Corpo forestale dello Stato, della Regione e dell'università "Federico II" di Napoli. Gli specialisti lo hanno trovato visibilmente infreddolito e gli hanno prestato le prime cure.
Resta, però, un dubbio: come è possibile che un pitone reale, originario dell'Africa occidentale, venga trovato sulle colline della penisola sorrentina? L'ipotesi più plausibile è che l'animale sia stato acquistato da qualche residente per poi essere puntualmente abbandonato.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.