Per l'inizio dei lavori si attende l'esito dei sette ricorsi presentati
Fonte: Antonino Pane da Il Mattino
Massa Lubrense - Prima l'esito dei ricorsi giudiziari, poi l'inizio dei lavori. Le tensioni e le polemiche che riguardano il porto turistico di Marina della Lobra nel comune di Massa Lubrense non sembrano scalfire più di tanto l'azione dell'amministrazione comunale. Il sindaco Lorenzo Balducelli non vuole correre il rischio di bloccare Marina della Lobra nella morsa di un cantiere eterno. «Quando tutto sarà chiaro sul piano giudiziario, allora si potrà procedere in tempi rapidi e, soprattutto, certi». La relazione del primo cittadino in Consiglio comunale è stata quanto mai esauriente ed efficace. «L'Amministrazione che presiedo - ha spiegato - appena insediatasi è stata letteralmente sommersa da ben sette copiosi e articolati ricorsi, avverso gli ultimi atti del procedimento porto frettolosamente emanati dalla precedente amministrazione solo pochi giorni prima della tornata elettorale di maggio. Uno di questi ricorsi è della Regione Campania, ente pubblico avente prerogative e poteri legislativi e programmatori. Tengo a chiarire - ha sottolineato il sindaco - che non abbiamo mai avuto intenti demolitori nei confronti degli atti del procedimento relativo ai lavori del Porto di Marina Lobra, ne alcun intento persecutorio nei confronti del concessionario». Tutto liscio, dunque? Si continuerà sulla strada tracciata dall'amministrazione presieduta da Leone Gargiulo? Non proprio. O, almeno non subito.
«Permangono - continua Balducelli - talune perplessità in ordine ai contenuti concreti delle progettazioni svolte. Siamo personalmente convinti, infatti, dell'utilità di un ampliamento dell'area portuale, che, invece, manca negli elaborati progettuali approvati. Ciononostante, il sottoscritto non ha mai espresso contrarietà rispetto alle opere date in concessione, essendo pienamente cosciente dell'esigenza di riqualificare Marina della Lobra, per eliminare il crescente degrado della zona». Da questa valutazione è nata l'esigenza, visti anche i corposi ricorsi presentati, di formulare uno specifico indirizzo al funzionario competente: un indirizzo mirato a una attenta verifica della coerenza e conformità di tutta la procedura svolta. Il funzionario, diverso da quello che ha sottoscritto gli atti impugnati, ha prudentemente ritenuto di dover sospendere l'efficacia dei provvedimenti emessi. «Inoltre l'attuale responsabile del Servizio lavori pubblici si è dichiarato incompatibile con la materia, quindi, per la pratica porto - aggiunge Balducelli - si è dovuto ricorrere al responsabile del Servizio manutenzione e demanio. Insomma bisognava capire cosa stesse accadendo, e dare tempo al nuovo funzionario di studiare a fondo tutta la documentazione e valutare attentamente la situazione determinatasi a seguito dei nuovi giudizi intentati, che si aggiungevano a quelli già pendenti». Ma la sospensione è scaduta il 31 ottobre. E allora? «Personalmente resto convinto - chiarisce il sindaco - anche a seguito delle verifiche effettuate durante la sospensione, che solo l'esame di merito dei ricorsi presentati potrà confermare la piena regolarità e conformità degli atti da ultimo emessi da parte della precedente amministrazione, e ciò in considerazione dell'estrema rilevanza degli interessi in contenzioso, in primis quelli pubblici generali rappresentati dalla Regione Campania, che è controparte del Comune in questa complessa vicenda giudiziaria. Infatti il 23 settembre ho chiesto al legale di fiducia dell'Ente con una nota, che si possa al più presto addivenire ad una valutazione di merito del Tar». Tutto chiaro, dunque? Neanche per sogno. «Nella prima decade di ottobre ho avuto un incontro franco e cordiale con il concessionario. Di tutta risposta alla mia franchezza, cordialità e disponibilità, il concessionario, attraverso un penalista di fiducia, il 12 ottobre ha inviato al funzionario responsabile, alla Procura della Repubblica e per conoscenza al sindaco una nota piena di invettive e accuse che ho il dovere di leggere al Consiglio comunale. Appare evidente che il tenore e la calunniosità delle espressioni usate saranno oggetto di azione legale da parte del sottoscritto e dell'Amministrazione che rappresento, la cui immagine è stata gravemente lesa». Ma torniamo alle verifiche. «Tutte hanno confermato le perplessità già precedentemente emerse. Soprattutto per quanto attiene il ricorso presentato dalla Regione. E non basta. A fine ottobre con una nota che faceva riferimento a una richiesta di annullamento in autotutela contro la determina di sospensione degli atti del 3 agosto 2015, il concessionario quantificava, ma non richiedeva, i danni patiti dalla sospensione. Inoltre informava l'Amministrazione di non essere intenzionata ad aspettare il giudizio di merito del Tar». Insomma la sensazione è che il braccio di ferro sul futuro di Marina della Lobra è appena iniziato.
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