Domenica 27 dicembre (ore 23, in prima visione assoluta) sullo schermo la storia di quattro “invisibili” e il loro desiderio di riscatto
Con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Marcello Romolo e Andrea Renzi
Da spettacolo teatrale di successo a film per la televisione, I Giocatori, opera prima del regista e attore Enrico Ianniello, è una produzione firmata da Rai Fiction, Rai CPTV di Napoli e Teatri Uniti. Andrà in onda domenica 27 dicembre 2015, ore 23, in prima visione assoluta su RAI3. Sullo schermo una tragicomica vicenda, tratta dal pluripremiato testo Els Jugadors dello scrittore catalano Pau Mirò, che vede protagonisti quattro uomini di mezz’età ed i loro fallimenti, le loro frustrazioni. In un vecchio appartamento, davanti ad un tavolo da gioco, condividono il loro presente tra una partita e l’altra. Figure grottesche, il becchino (Enrico Ianniello), il professore (Renato Carpentieri), l’attore (Tony Laudadio), il barbiere (Marcello Romolo) qui mettono in gioco l'unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale ma, proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto, rouge ou noir!, e allora il gioco si fa pericoloso.
“In una società che soccorre e celebra solo i vincitori - così il regista ed interprete Enrico Ianniello - I Giocatori vede protagonisti i perdenti. Amabili falliti, quattro derelitti che hanno abbracciato con tale amore la loro disdetta da essersi trasformati in qualcosa di nuovo. Simpatici, vitali, chiacchieroni, formano una combriccola stralunata che si incontra per giocare a carte, ma è come se in fondo non esistessero più.
La vita vera forse è definitivamente negata a questi grandi antieroi, con il risultato di una malinconica, amorevole comicità intrisa di ricordi e voglia di vivere”.
Uomini di cui non sappiamo il nome – e non lo scopriremo mai – tra di loro si chiamano vicendevolmente con i soprannomi delle loro rispettive professioni: o’ prufessore, l’attore, o’ barbiere e o’ schiattamuort. Squattrinati impenitenti: il professore, in piena fase di elaborazione del lutto, è stato sospeso perché ha aggredito uno studente; il barbiere ha ceduto la sua attività ma non può e non vuole farlo sapere al simulacro di una moglie che non aspetta null’altro per lasciarlo; l’attore, affetto da improvvisi vuoti di memoria, non supera provini da tempo e continua a rubare nei supermercati alla ricerca di emozioni; il becchino spende i suoi soldi in prostitute alla ricerca di quel contatto vitale che la sua routine evidentemente gli nega. Si incontrano nella casa del professore per giocare d’azzardo, continuando a perdere soldi che non posseggono.
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