Il presidente D'Esposito solleva perplessità sugli interventi in attuazione nell'area protetta
Fonte: Il Roma
Massa Lubrense - A punta Campanella continuano senza sosta i lavori di restauro e abbattimento delle barriere architettoniche finanziati con i fondi Fers europei. Il Wwf, però, ritiene queste opere fortemente inadeguate e lesive dei valori storici, archeologici, paesaggistici e naturalistici, oltre che in palese violazione della normativa di tutela territoriale e paesaggistica vigente. La denuncia del Wwf ha sollevato dubbi e perplessità nell'opinione pubblica e veementi reazioni e proteste sulla stampa da parte d'intellettuali e associazioni, oltre che l'interessamento del senatore Luigi Gallo del movimento 5 stelle, che ha inviato interrogazione parlamentare al ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini e al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. E stato interessato anche il parlamento europeo tramite l'europarlamentare Isabella Adinolfi del movimento 5 stelle. Sul caso stanno indagando i carabinieri su delega della Procura. Ma ora il Wwf torna alla carica e fa appello alla massima autorità per la tutela del rischio, l'autorità di bacino della Campania centrale, evidenziando il pericolo rappresentato dalle opere edili che si stanno azzardatamente edificando.
LE PERPLESSITÀ. «L'intervento si sta attuando in un'area a rischio frana molto elevato - scrive Claudio d'Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno - per tale motivo venne vietato il transito. Oltretutto, il progetto manca del tutto di una relazione di compatibilità geologica (nella foto alcuni lavori}. Con i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche - conclude d'Esposito - si consentirà in futuro il transito dei disabili sulla strada, con una previsione di afflusso di persone triplicato rispetto a prima. Così, sarà anche triplicata anche l'esposizione al rischio. Come si può non considerare il rischio sussistente nell'intera area in questione?». Nella relazione generale del progetto si dichiara che le opere avranno un "effetto positivo sulla regimentazione delle acque" ma l'intervento di cementificazione dell'intero tracciato incide sulla capacità di assorbimento dell'acqua piovana che un tempo veniva filtrata attraverso i muri a secco e trattenute dal soprassuolo, ma che ora, incanalata tra la strada cementata e i muri m contenimento, fuoriuscirà con violenza dagli sfoghi delle murature andando a incidere sul delicato equilibrio idrogeologico dei terrazzamenti e delle antiche murature a valle.
L'APPELLO. «È pazzesco conclude d'Esposito - che nessuno sia ancora intervenuto a bloccare il cantiere. Ancora una volta si mette in secondo piano la sicurezza e l'incolumità delle persone di fronte all'erogazione, e all'utilizzo, di un corposo finanziamento comunitario, ottenuto col millantato proposito di far transitare i disabili proprio in un'area classificata dall'autorità di bacino, cioè il massimo organo competente, ad alto rischio frana».
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