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venerdì 18 dicembre 2015

Mordi e fuggi

di Filomena Baratto 

Vico Equense - Mi spaventa come la gente, con il tempo, diventi sempre più disincantata, cinica e calcolatrice. Tutto ha un prezzo, tutto ha un costo: "do ut des" o così o niente. Nessuno smuove un dito senza un tornaconto, la vita procede per operazioni e mentre a scuola la matematica era forse la pecora nera, nella vita tutti fanno i conti benissimo. Molti conoscono il prezzo di tutto e prendono, chiedono ma non sanno cosa sia il dare. E non solo nei beni materiali, anche nei sentimenti. Oggi è molto più semplice cancellare le persone, passato il momento della loro utilità, ci si dimentica anche chi eri. Siamo così tanti che ciascuno viene subito rimpiazzato in amicizia come in amore. L'offerta è tanta e il valore della cosa scende di molto. In un attimo siamo amici di tutti e forse di nessuno, così come possiamo amare e poi non più e scambiamo i sentimenti per beni materiali. E non parlo dei contatti con persone appena conosciute su cui si potrebbe discutere all'infinito, vale soprattutto per i rapporti consolidati nel tempo o persone che si conoscono dai tempi passati. Passano davanti come auto sull'autostrada, a volte ne senti solo il rombo del motore e scappano via. L'amicizia è diventata complessa e più difficile rispetto a una volta, il che non significa che ciascuno di noi abbia più amici, anzi, sembra il contrario. L'amicizia è difficile definirla, si basa sempre su un feeling insondabile e descriverne gli aspetti è impossibile L'amicizia come l'amore non chiede nulla, dà e basta. Molti hanno un concetto dell'amicizia confuso con il concetto di feudalesimo, sì quello dei vassalli, valvassori e valvassini. Si cerca una scala per arrampicarsi e tu diventi un piolo, senza vedere che la scala è fatta di uomini a cui vogliono mettere i piedi in testa. Ho sempre paura delle persone che si presentano con troppo clamore, troppa enfasi quasi imponendosi, sono i fuochi di paglia. Poi ci sono quelli che li scopri col tempo, un po' come il vino, sembrava sciacquo e invece prende corpo.
 
Ci sono ancora quelli mordi e fuggi, giusto il tempo di sondare il terreno, della serie" non si può mai sapere" e scompaiono come meteore. E questi sono la maggior parte. Ancora i tipi piombo, quelli che arrivano, si siedono, ti stravolgono per mettere tutto a loro disposizione e quando hanno fatto il pieno, via! Un'altra specie è quella che si confronta continuamente, ti fa il terzo grado su tutto ma se ti permetti di chiedere qualcosa, si oscurano. E ancora i seccatori, sì quelli come li descriveva Orazio nelle satire, quello di "Ibam forte via Sacra" che ti si appiccica come un chewingum e non si scolla più. Ho conosciuto anche tante persone di una bontà infinita, anime rare, ma vere, sono quelle che ti insegnano la vita, ti fanno capire con i loro comportamenti, ti aiutano senza cercare nulla, sono presenti senza averlo chiesto. Mi accorgo delle vere persone amiche quando c'è da parte loro un atteggiamento vivo e significativo mentre rifuggo quelle che sono tutto fumo ed evaporano subito. Con gli amici bisogna confrontarsi, discutere, spiegarsi, chiedere. Un rapporto è per crescere insieme, maturare, condividere, esserci sempre. Da bandire nei sentimenti le parole esigere, misurarsi, competere, e tutto quanto serva a dividere più che unire.

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