Rotary, un concerto di beneficenza per l’ex Cattedrale dell’Annunziata

Venerdì 29 aprile 2016

Vico Equense - L’intesa sui colori è stata trovata. Quelli troppo accesi lasceranno il posto alle passate tonalità. L’intervento, concordato tra Soprintendenza, Curia e Amministrazione comunale, porta la firma del Soprintendente ai Beni architettonici di Napoli, Luciano Garella. Il Sindaco Benedetto Migliaccio, fin dal primo giorno, si è fatto interprete del disappunto della comunità locale, mostrando le testimonianze delle opere di Hackert, Pitloo, Scedrin, Rutskin e Achembach, che nel corso dei secoli hanno tramandato l’immagine pittorica della Cattedrale, che la ritraggono con le colorazioni impresse nella memoria dei cittadini prima del rifacimento. I nuovi colori sono stati donati dalla ditta Mapei. Mancano, solamente i fondi per la manodopera. L’Ente Parrocchia dei Santi Ciro e Giovanni, proprietaria della Chiesa, già notevolmente in debito verso l’impresa esecutrice dei lavori, non ha i fondi necessari per allestire un nuovo ponteggio e quindi rifare l’intervento di tinteggiatura della facciata. Per recuperare la cifra necessaria, venerdì 29 aprile 2016, ci sarà, nell’ex Cattedrale dell’Annunziata, un concerto di beneficenza organizzato dal Rotary Club Penisola Sorrentina, presieduto da Stefania Scaramellino. La direzione artistica dell’evento sarà curata dall’Assistente del Governatore del Distretto, la celebre pianista napoletana Maria Sbreglia. “Sicuramente – sottolinea il Sindaco Migliaccio - ci sarà l’ adesione e il sostegno di altri Club napoletani. Per il momento hanno già offerto la loro disponibilità il Presidente della Rotary Foundation Guido Parlato, il past Governatore Giancarlo Spiezie.” Eretta agli inizi del XIV secolo su di un costone di roccia calcarea a picco sul mare e prospiciente sul borgo marinaro, la Chiesa della Santissima Annunziata è stata oggetto, soprattutto nella facciata, d’importanti lavori di rifacimento in epoca barocca. Altri interventi sono stati compiuti alla fine del XX secolo, dopo la chiusura al culto per i danni subiti dal terremoto del 1980. Al primo posto nella classifica tra le chiese più belle della regione e tra le dieci chiese d’Italia.