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domenica 3 aprile 2016

«Così vi ho avvelenato», il libro sulla Terra dei Fuochi fa tappa a Vico Equense - video

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino 

Vico Equense - «La camorra ha fatto affari con le discariche abusive di rifiuti tossici e con l’emergenza rifiuti. Adesso c’è il rischio che possa continuare a farne con le bonifiche». Così Daniela de Crescenzo, cronista de «Il Mattino», ha illustrato il quadro preoccupante che riguarda la Terra dei fuochi nell’ambito dell’incontro tenutosi presso la libreria Ubik e organizzato da Università delle tre età della penisola sorrentina e Centro culturale multimediale di Vico Equense. La giornalista ha presentato il suo libro «Così vi ho avvelenato» affiancata dall'avvocato Sabina Esposito e dal professore Enzo Esposito. «Mi auguro che questo libro possa avere una grande diffusione – ha affermato Enzo Esposito - perché denuncia una realtà che non può essere ignorata. Abbiamo dato vita a questa iniziativa proprio con l’obiettivo di offrire un momento di riflessione e confronto sul grande affare dei rifiuti tossici». Il libro, infatti, descrive in maniera dettagliata il business dei veleni e il disastro ambientale che ha devastato la Terra dei fuochi. E’ incentrato sulla vita criminosa che, in oltre vent'anni, ha portato il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo a gestire una vera industria dei veleni. «Con le dichiarazioni del collaboratore di giustizia – ha raccontato Sabina Esposito, legale di Vassallo – sono stati portati alla luce molti siti utilizzati come discariche abusive. Ancora oggi Gaetano Vassallo continua ad accompagnare in quei luoghi corpo forestale e polizia giudiziaria per consentire l’individuazione di quei siti. Il problema, però, è che attualmente nella Terra dei fuochi si continua a sversare illegalmente rifiuti tossici». «L’aspetto più preoccupante oggi riguarda le bonifiche – ha spiegato Daniela de Crescenzo – che sono ferme per motivi abbastanza inquietanti. La ditta che si era aggiudicata l’appalto in prima battuta è stata, poi, coinvolta nell’inchiesta Mafia Capitale mentre uno dei soci della seconda classificata è stato arrestato per motivi legati ad affari di rifiuti».

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