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giovedì 7 aprile 2016

Il ricordo di Gerardo Chiaromonte, a 23 anni dalla sua scomparsa

Vico Equense - A Vico Equense 23 anni fa, il 7 Aprile 1993, all’età di 69 anni moriva Gerardo Chiaromonte. Era arrivato a casa stanco intorno a mezzanotte, dopo aver passato ore in mezzo al traffico. Gli operai in sciopero avevano bloccato l' autostrada nella zona stabiese e il viaggio - da Roma a Torre del Greco, dove aveva fatto la dialisi, fino a Vico Equense - era stato interminabile, imprevedibile, un vero supplizio. Gerardo Chiaromonte era rimasto più di cinque ore in un ingorgo sulla Napoli-Salerno. Per la prima volta avrebbe dormito nell' appartamento a Vico Equense che aveva preso da poco, di fronte al mare. Gerardo Chiaromonte veniva qui con la sua famiglia da molti anni e il posto non era stato scelto a caso. Accanto ai Chiaromonte vivevano Carlo Fermariello e Pietro Valenza, senatori napoletani, come Chiaromonte comunisti della prima ora. Insieme a Giorgio Napolitano e Francesco Rosi formavano un nucleo affiatato fin dai tempi del liceo Genovesi e poi dell' università, erano il gruppo storico napoletano del vecchio Pci, avevano condiviso gioventù, ideali e militanza. Il 26 giugno dell’anno scorso, l’Amministrazione comunale del Sindaco Benedetto Migliaccio, lo ha ricordato intitolandogli la piazza del borgo di Marina di Vico. Quando poteva, scendeva a fare il bagno: era amico dei pescatori, in paese lo conoscevano tutti. Lo ricordo nelle mattinate d'estate passeggiare per Vico o prendere un caffè al Bar del Sole con un enorme pacco di giornali sotto il braccio. Nonostante fosse il Presidente dell'antimafia e una persona molto esposta non ho mai visto una scorta né, tantomeno, un'auto blu. Fu sepolto per sua volontà nel cimitero di San Francesco. Sulla sua tomba, semplice e schiva come fu lui, fu scritto "sempre caro mi fu quest'ermo colle", un verso di Leopardi che esprimeva pienamente il suo amore per la nostra Cittá.

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