Massa Lubrense - In un contesto ambientale unico al mondo, suggestivo da spezzare il fiato, posto nel golfo di Salerno a metà strada tra Punta Campanella e Positano, possiamo trovare il Fiordo di Crapolla. Un sito meraviglioso, dove accanto ad una natura incontaminata, osserviamo un antichissimo sistema idraulico di età romana, maestose vestigia archeologiche di età medievale, tra cui una abbazia benedettina, una torre di guardia di età vicereale e una spiaggetta caratterizzata dagli antichi “monazzeni”, depositi per i pescatori locali. Per raggiungere questo “Paradiso” vi sono due modi soltanto: a piedi, seguendo un faticoso ma meraviglioso sentiero che attraversando il rio Iarito si snoda poi lungo 640 scalini, oppure via mare, costeggiando le magnifiche falesie massesi e l’Isca, l’isola acquistata da Eduardo de Filippo e suo buen retiro. Un Unicum conosciuto e invidiato anche all’estero, tanto da esser stato teatro, negli anni, di numerosi eventi internazionali, tra cui spiccano una giornata di studi per la conservazione e la valorizzazione (2009) e un laboratorio internazionale di restauro, “Crapolla Lab”, che ha visto la partecipazione di cinque università europee e studenti di otto nazionalità diverse (2014). Entrambi gli eventi, patrocinati e promossi dal Comune di Massa Lubrense, dal Mibact, dall’Università Federico II di Napoli e dall’Archeoclub lubrense, hanno richiamato l’attenzione del mondo culturale italiano e straniero, portando alla stesura di ben due importantissimi studi:
1- Stella Casiello e Valentina Russo (a cura di), Il Fiordo di Crapolla. Conservazione e valorizzazione del paesaggio culturale della Penisola Sorrentina, numero speciale della rivista di scienza e restauro Arkos, editinera 2009;
2- Valentina Russo (a cura di), Landscape as Architecture. Identity and conservation of Crapolla cultural site, Nardini Editore, Firenze 2014.
I risultati di una prima fase conoscitiva e propositiva, per il recupero e la valorizzazione del sito di Crapolla con l’insieme delle sue architetture antiche e medievali, sono stati premiati con menzione speciale da Europa Nostra 2010/2011.
Un paesaggio, quello di Crapolla, che è ambientale e culturale allo stesso tempo, un “luogo dell’anima” e “delle anime”, dove storia e tradizioni, ambiente ed archeologia, si incontrano in un sincretismo unico ed irripetibile.
Ogni 29 Giugno, festa di San Pietro Apostolo, una folla di massesi e turisti, scendono processionalmente a Crapolla, per rendere omaggio al “principe degli Apostoli”, che si venera attualmente in una cappellina costruita nel 1949 sulle vestigia della chiesa dell’abbazia medievale, e caratterizzata dal riuso di materiali antichissimi, di età romana e altomedievali. Allora parliamo anche di spirito, non solo di patrimonio culturale e ambientale “tangibile”, ma anche “intangibile”, che non possiamo stringere tra le mani, ma possiamo sentire, perché perfino le pietre sprizzano una speciale magia.
Crapolla necessita, però, di aiuto. Necessita di fondi per sopravvivere, per salvaguardare il diffuso ambiente culturale, e il fragilissimo ambiente naturale. Per essere valorizzato e reso fruibile, il Fiordo di Crapolla, di competenza pubblica, necessita di tutela, per consegnarlo, intatto e meraviglioso, alle future generazioni.
Il Consigliere delegato alla Cultura avv. Sergio Fiorentino
Il Sindaco geom. Lorenzo Balcucelli
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