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domenica 1 maggio 2016

Quando la «particella di Dio» finisce in una mostra tra arte e scienza

Fonte: Antonino Siniscalchi da Il Mattino 

Vico Equense - Sculture, quadri, mosaici, foto, materiali tessili e video: trenta opere, realizzate con le più varie tecniche, per illustrare la scoperta del bosone di Higgs da parte del Cern di Ginevra. Scienza, arte e cultura si mescolano nella mostra che inaugurata ieri nel castello Giusso. Promossa dal Museo mineralogico campano-Fondazione Discepolo in collaborazione con il Cern e l’ Istituto nazionale di Fisica nucleare, l'esposizione apre una settimana destinata a culminare venerdì prossimo nella consegna del premio scientifico internazionale «Capo d'Orlando» a Stefan Hell, già vincitore del Nobel per la chimica nel 2014. Lungo il percorso espositivo allestito nel castello Giusso, i visitatori possono ammirare le opere, inserite nel progetto «art@CMS», frutto di collaborazione tra un artista e uno scienziato. A inaugurare l'esposizione sono stati il direttore del Museo mineralogico Umberto Celentano, il sindaco Benedetto Migliaccio, lo scienziato del Cern Pierluigi Paolucci, il presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare Fernando Ferroni e Bruno Discepolo, presidente della Fondazione Discepolo, moderati dal direttore de «L'Espresso» Luigi Vicinanza. Tra gli ospiti anche Elke Atzler, direttrice del Forum austriaco di cultura di Roma. «L'allestimento - sottolinea il direttore del Museo mineralogico Umberto Celentano - sancisce ancora una volta la proficua collaborazione tra il Cern di Ginevra e il nostro premio scientifico internazionale "Capo d'Orlando".
 
Si tratta di un evento di grande portata scientifica che costituisce un'importante occasione di promozione territoriale e turistica, vista la concomitante apertura alla città del maniero trecentesco». La mostra potrà essere visitata tutti i giorni fino a venerdì prossimo, con ingresso gratuito, dalle 9 alle 13 e poi ancora dalle 15 alle 18. L'ultimo giorno di apertura al pubblico coinciderà con la 18esima edizione del Premio scientifico internazionale «Capo d'Orlando», in programma alle 18nella sala convegni del castello Giusso. In quell' occasione il riconoscimento sarà conferito a Stefan Hell, 53enne biochimico rumeno ma naturalizzato tedesco, che nel 2014 si è aggiudicato il Nobel insieme agli statunitensi Eric Betzig e William Moemer per gli studi sulla microscopia ottica.

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