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mercoledì 18 maggio 2016

Sesto Centenario: pomeriggio di cultura a Massa Lubrense

Padre Gian Franco Scarpitta
di Padre Gian Franco Scarpitta

Massa Lubrense - Si è tenuto nel pomeriggio di Martedì 17 Maggio l’ultimo degli incontri di studio su San Francesco di Paola e sull’Ordine dei Minimi previsti per la primavera 2016 in diverse località della Penisola Sorrentina in occasione del Sesto Centenario della nascita di San Francesco di Paola. Dopo Vico Equense e Castellammare di Stabia, è stata la volta della città di Massa Lubrense, il cui Comune ha collaborato attivamente e molto volentieri nell’organizzazione del Convegno dedicato al Santo Pao-lano, essendo questi peraltro molto amato e venerato dal popolo massese. A moderare i lavori è stato il giornalista Gaetano Milone. Dopo il saluto iniziale del Sindaco di Massa Lubrense Lorenzo Balducelli che ha esaltato la figura di San Francesco di Paola rilevando l’importanza della presenza dei Frati Minimi nella cittadina, ha preso la parola P. Gian Franco Scarpitta, Superiore del Convento San Vito di Vico Equense e autore di un libro dal titolo “San Francesco di Paola, la vita e la spiritualità”, edito di recente dalla Tau Editrice, e di un testo della.
 
“Via Lucis con San Francesco di Paola” pubblicato in questi ultimi giorni dalla stessa Casa Editrice. P. Scarpitta si è soffermato sugli aspetti più esaltanti della vita di San Francesco di Paola, mettendo in risalto soprattutto le caratteristiche di umiltà e di amore alla preghiera che caratterizzavano l’eremita calabrese in quegli anni molto controversi e ha sottolineato come dal suo carisma di umiltà e di penitenza scaturissero prerogative di sincerità, onestà, giustizia, generosità e attenzione verso gli altri, con cui Francesco, sempre fedele alla sua vocazione eremitica di uomo di Dio, sapeva rap-portarsi a tutti con molta bontà, sollecitudine e mitezza, prodigandosi nella carità operosa verso i bi-sognosi e nella promozione dei diritti dei più deboli e degli indifesi. A vantaggio di questi, il Paola-no, che si teneva ben lungi dalla corruzione e dalla falsità, non lesinava parole di condanna verso i potenti e il malgoverno dei monarchi. Il secondo intervento è stato ad opera del Geometra Stefano Ruocco, studioso della storia della Città di Massa Lubrense, animatore di un’Associazione Culturale cittadina. Questi, servendosi della proiezione di filmati e appropriate diapositive e documentazioni, ha illustrato nei dettagli la storia del Convento di San Francesco e della relativa chiesa Maria SS. della Salute, coadiuvato dal giovane Gennaro del Servizio Civile. Nel secolo XVI assumono molta importanza la figura della nobile famiglia Liparulo che con donazioni incoraggiava la presenza dei Minimi a Massa Lubrese e il P. Valentino Vespoli, al quale è oggi dedicato il Convento Maria SS. Annnziata, che nel 1574 è stato il primo Superiore Generale Italiano dell’Ordine dei Minimi. I Religiosi di San Francesco di Paola, seppure presenti alla fine del 1500 presso un’altra struttura, solo agli inizi del 1600 prendono pos-sesso del Convento di San Francesco, che da il nome alla zona antistante. Del ‘600 è infatti la co-struzione dell’ingresso e dei porticato, del ‘700 il pavimento e altre rifiniture. Dopo la soppressione napoleonica del 1861 i Minimi ritornano a Massa Lubrense nel 1929 e si sussegue la lunga serie di iniziative per la promozione del culto a San Francesco di Paola. Fra tutti gli Istituti Religiosi che Massa Lubrense abbia ospitato, ad avere maggiore incidenza nella città sono stati i Frati Minimi, che hanno conquistato sempre più il cuore della gente con la loro fervente vita religiosa e con la loro accoglienza e disponibilità. Si è ricordato con particolare riconoscenza P. Francesco Savarese, compianto Superiore Generale dell’Ordine, il cui interessamento è stato molto fruttuoso per la rea-lizzazione di diverse opere a favore dei due Conventi di San Francesco e di Maria SS. Annunziata, anch’ess con solerzia sostenuto e più volte ristrutturato dai Frati Minimi. Un particolare ricordo si è dedicato al bravissimo Fra’ Francesco Carbonara, la cui semplicità di vita e il cui impegno per la cura del Convento di San Francesco sono ancora oggi ricordati con amore dal popolo di Massa Lubrense. Il pomeriggio ha ottenuto un grosso riscontro di partecipanti e si è rivelato abbastanza interessante, soprattutto per lo zelo e l’amore con cui Stefano Ruocco ha saputo mettere a punto il lavoro di e-sposizione.

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