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mercoledì 11 maggio 2016

Sesto Centenario: un pomeriggio alla Basilica di Pozzano

di Padre Gian Franco Scarpitta 

Vico Equense - Come da programma per quanto riguarda le iniziative inerenti la celebrazione del Sesto Centenario della nascita di San Francesco di Paola, come già avvenuto lo scorso mese di Aprile a Vico Equense, nel pomeriggio del trascorso Martedì 10 Maggio anche a Castellammare di Stabia hanno avuto luogo due conferenze aventi per tema la vita e la spiritualità di San Francesco di Paola e la storia locale dell’Ordine dei Minimi. Il luogo dell’incontro, che ha avuto un buon riscontro di pubblico, è stata la famosa Basilica di Santa Maria di Pozzano, gestita dai Padri Minimi, che rappresenta uno dei simboli della devozione mariana del popolo stabiese. Alle ore 18,00, moderati dal giornalista Gaetano Milone, hanno avuto inizio i lavori con un’esposizione di P. Gian Franco Scarpitta dei PP. Minimi, Superiore del Convento di San Vito in Vico Equense e autore di una biografia su San Francesco di Paola, edita di recente dalla Tau Editrice. Questi ha tratteggiato gli episodi più impor-tanti della vita del Santo Paolano, rilevando la sua vocazione prettamente eremitica che lo rendeva amante della preghiera, del silenzio, dell’isolamento e della mortificazione corporale, sulla scia dei Padri del Deserto e degli anacoreti antichi.
 
Il suo amore per la vita solitaria e ritirata, che alternava ai periodi di contatto con la gente, non gli impediva di esternare grandi virtù apprezzabili anche ai nostri giorni quali la schiettezza, la trasparenza e la sincerità, l’onestà, rettitudine morale e il il senso di giustizia e di equità, che lo portavano ad essere integerrimo, buono e generoso con tutti, servi-zievole e capace di grandi atti di carità sincera verso il popolo con il quale si trovava di volta in volta ad interagire La penitenza è il carisma particolare che San Francesco di Paola ha vissuto e ha lasciato in eredità all’Ordine dei Minimi. La seconda relazione è stata ad opera di Don Antonio Cioffi del clero di Castellammare di Stabia, che si è soffermato sull’importanza della Basilica di S. Maria di Pozzano per la devozione del popolo di Castellammare alla Madre di Dio. Edificata su una vecchia ara dedicata alla dea Diana, la basilica è stata presidiata dai Padri Minimi che già alla fine del 1400 vi avevano un Convento annesso e provvidero a diffondere il culto a Maria Santissima, definita “di Pozzano” a motivo del miracoloso ritrovamento di una sua immagine di bisso nel fondo di un pozzo asciutto scoperto fra rovi e pruni. Secondo uno storico dell’Ordine dei Minimi (Montoya) San Francesco di Paola durante la sua permanenza a Napoli avrebbe soggiornato tre giorni al Santuario di Pozzano per venerarvi l’immagine della Madonna, che tuttora è esposta nella cappella a lei dedicata. Ogni anno, il Lunedi di Pasqua, secondo ininterrotta tradizione, si svolgono i solenni festeggiamenti alla Madonna di Pozzano, con un continuo andirivieni di fedeli e di devoti. Il Santuario è famoso anche per un altro prodigio verificatosi nel 1631, quando imperversava la pa-ura per l’eruzione del Vesuvio. Il religioso Minimo P. Bartolomeo De Rosa, che tanto aveva pregato e organizzato pellegrinaggi e Novene, durante un’omelia tenuta nella Basilica di Pozzano fu colto da estasi e interruppe il suo discorso. Dopo alcuni minuti invitò il popolo presente ad andare con lui “incontro al Figlio che viene a trovare la Madre”. Assieme ai presenti raggiunse quindi la spiaggia di Pozzano e vide un crocifisso galleggiare e avvicinarsi alla riva. Esso fu raccolto ed è tuttora esposto alla venerazione dei fedeli. Accanto a Padre De Rosa, tanti altri Religiosi Minimi, meritano di essere annoverati con ricono-scenza dalla storia del Santuario. Fra questi Fra’ Andrea Pepoli e più recentemente P. Vincenzo Guarnaccia, P. Michele Patalano, P. Aldo della Monica originario di Castellammare e più volte Su-periore Provinciale, P. Vincenzo Popeo anch’egli più volte Superiore Maggiore e il compianto P. Luigi Pollastro, scomparso nel 2010, al quale si deve l’inventiva della ristrutturazione e dell’arricchimento ulteriore del Santuario, come pure la promozione dei pellegrinaggi alla cappella della Vergine e di altre iniziative di devozione. Il pomeriggio alla Basilica di Pozzano è stato molto entusiasmante soprattutto perchè, sia pure in-direttamente, ha esaltato l’amore di San Francesco di Paola e dell’Ordine alla Vergine Maria.

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