Gennaro Esposito |
Fonte: Licia Granello da La Repubblica
Vico Equense - Gennaro Esposito, due stelle Michelin a Vico Equense, sotto Napoli, e giurato di MasterChef Junior, ha un pessimo ricordo della mensa scolastica: "Quando cucinavano il merluzzo, si sentiva l'odore in tutta la scuola. Per noi bambini andare in refettorio era come andare alla forca". Pare che la situazione non sia molto migliorata. "Lo so, ma gli errori si fanno in partenza. Qualche tempo fa mi hanno chiamato a valutare dei prodotti per la mensa scolastica di Vico. Quelli della commissione secondo me non erano all'altezza. Burocrati più che competenti, affascinati dal marchio famoso, invece che attenti alla qualità. A me non interessa il nome, io voglio sapere se in quel prodotto ci sono additivi chimici". I bambini sono clienti difficili? "Sono luoghi comuni: ai bambini non piacciono le verdure, o vogliono solo i bastoncini di pesce. È chiaro che tra l'insalata e la Nutella non c'è partita. Ma se io preparo un passato di verdure fresche, profumato, se faccio dei bocconcini di pesce spatola o di buon merluzzo, anche congelato, ma cucinati con amore e rispetto, le cose cambiano". L'importanza del racconto. "Oggi la cucina ha un potere mediatico impensabile dieci anni fa. Quando si presenta il menu, deve essere il cuoco a farlo, trasformare i piatti in una storia, far mettere le mani in pasta ai piccoli, far respirare l'aria della cucina. Così quando si troveranno davanti quel piatto avranno un altro approccio". Il suo menu scolastico ideale? "Una pasta al pomodoro, un pezzetto di buon parmigiano - guai ai formaggini! - una macedonia con una pallina di fiordilatte artigianale. Ho ancora in bocca il sapore del panino con le melanzane che mia madre mi metteva in cartella. Altro che merendine industriali".
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