Sorrento - Occuparsi di scuola significa prendersi cura di “un tempo in cui si costruisce la libertà, quella individuale e quella dell'intera collettività”. Nel giro di poche settimane, il Movimento “22 dicembre – Sorrento” ha inviato una seconda lettera al Sindaco della città sul tema delle scuole comunali perché ritiene importante rivolgere lo sguardo “alla cultura, ai beni storici e ambientali, agli spazi di condivisione”, così da “ritrovare slancio nelle qualità locali, ridare luce alle competenze disponibili sul territorio, rimettere in valore la ricchezza culturale sorrentina”.
Il 7 giugno scorso il gruppo aveva già chiesto di conoscere i tempi per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria alla palestra della scuola “Vittorio Veneto”. Si è poi saputo che i lavori sarebbero cominciati ad anno scolastico concluso e che sarebbero stati ultimati prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Ad oggi, tuttavia, non si è ancora dato avvio ai lavori e, soprattutto, dall’elenco annuale delle opere pubbliche per l’anno 2016 sembrerebbe non esserci nemmeno un vero e proprio progetto approvato.
Oggi, invece, nella seconda lettera il Movimento ha chiesto al Sindaco se per l'intervento alla Vittorio Veneto e per altri due già programmati per il 2016 che riguardano l’adeguamento ai fini della prevenzione incendi delle scuole “Torquato Tasso” e “Angelina Lauro”, e la sistemazione della facciata dell’edificio scolastico “Torquato Tasso”, è possibile utilizzare delle risorse di bilancio destinate a spese di investimento.
Sempre nella missiva odierna, a proposito dei lavori alla palestra della scuola “Vittorio Veneto” il gruppo “22 dicembre” si è domandato quali risorse finanziarie siano disponibili attualmente, siccome, scorrendo il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2016-2018, si trova quella che era una potenziale fonte di finanziamento che risale all'anno 2010.
Il gruppo, concludendo il proprio intervento con una riflessione sull'etimologia del termine “scuola”, ricorda che “storicamente Sorrento è terra di sogno, di ispirazione, di riappacificazione, che sono preziose forme di libertà. Ma la libertà non è mai completa, mai definitiva, per cui Sorrento deve continuare ad alimentarla e a credervi. Un primo passo sarebbe nel concentrare maggior impegno nella cura delle sue scuole”.
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