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venerdì 29 luglio 2016
A proposito del romanzo della Ramondino…
Massa Lubrense - Il potere ed il fascino della letteratura: potrebbe essere questo il titolo giusto per raccontare la presentazione dell’ultima edizione di Althénopis di Fabrizia Ramondino, che si è svolta a Massa Lubrense lo scorso 25 luglio nella suggestiva Chiesa di S. Maria della Misericordia. L’evento si è svolto in un’atmosfera unica, davanti un foltissimo pubblico praticamente rapito dall’intervento del saggista e scrittore Silvio Perrella arricchito dalla lettura dei brani più significativi dell’opera da parte dell’attore e regista Arturo Cirillo, che nel programma di Radio Tre “Ad Alta Voce” ha recentemente proposto integralmente Althénopis.
Il Presidente dell’Archeoclub lubrense Stefano Ruocco, il Presidente dell’Associazione La Fenice Nicola Di Martino e il Consigliere alla Cultura del Comune di Massa Lubrense, avv. Sergio Fiorentino, nel porgere i saluti di benvenuto hanno introdotto i presenti alla presentazione della ristampa di Althénopis, offrendo ciascuno una significativa ed intima lettura dell’opera, fermo restando la grande carica espressiva del romanzo, che descrive, pur mutando i nomi dei luoghi, una Massa Lubrense antica e autentica, dove vita contadina, arcaicità, semplicità dei costumi e bellezza dei luoghi rappresentavano un “esilio dorato” per la giovane protagonista.
Althènopis, come ha sostenuto Alessandro Leongrande, è un: “caleidoscopio di narrazioni, e quindi persone, luoghi, fatti, aneddoti, rammemorazioni, che rivela subito la grandezza della scrittura di Fabrizia Ramondino. La sua densità, la sua ariosità, la sua visceralità, la stessa che emerge in tutti i suoi romanzi e in tutti i suoi racconti successivi”.
Questi i motivi di soddisfazione e di successo di un evento letterario legato ad una scrittrice che rifiutava etichette e appartenenze, che ha lasciato di Massa Lubrense uno schizzo indelebile, una narrazione potente, evocativa e fortemente memorialistica.
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