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giovedì 7 luglio 2016

Baby-teppista scippa un pendolare

Raid a Vico Equense, aperta l’inchiesta 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - L'escalation criminale in Circumvesuviana non si ferma. Nonostante le richieste di aiuto, le polemiche e i controlli a tappeto, i delinquenti continuano a entrare in azione. L'ultimo raid della serie infinita è avvenuto l'altra sera a Vico Equense, nella stazione centrale. Qui un pendolare, un sessantenne originario di Castellammare di Stabia, è stato accerchiato da un baby-teppista che in pochi istanti ha messo a segno il classico scippo. Nel mirino la collanina d'oro dell'uomo. Il raid è avvenuto nel sottopassaggio della stazione. La vittima ha cercato di opporre resistenza, ma il malvivente - un ragazzo che aveva raggiunto Vico Equense per andare a mare - ha avuto la meglio. Sul caso, stanno indagando i carabinieri che coordinati dal capitano Marco La Rovere stanno effettuando accertamenti anche sui video registrati dall'impianto di videosorveglianza della stazione. Oltre ovviamente agli eventuali filmati catturati dalle telecamere comunali situate nelle vicinanze della fermata della Circumvesuviana. La vittima dello scippo ha comunque saputo fornire elementi idonei per risalire all'identità del suo aggressore. Un po' come avvenuto sull'accoltellamento di Meta. Anche qui i carabinieri stanno stringendo il cerchio sul ragazzino proveniente dall'hinterland napoletano che senza esitazione ha ferito due coetanei, anche loro provenienti dalla provincia. Sull'episodio, trova conferme il "movente" che ha portato all'accoltellamento. Uno dei due ragazzi aggrediti, precedentemente al raid, era stato colpito da una bottiglietta d'acqua lanciata a mo' di gioco proprio dall'accoltellatore. Manco a dirlo, è nato immediatamente un diverbio. Dalle parole si è passati rapidamente ai fatti e al duello rusticano andato in scena in via Cristoforo Colombo. I due ragazzi, denunciati a piede libero per rissa, hanno descritto il volto del proprio aggressore ai carabinieri della stazione di Piano di Sorrento che stanno stringendo il cerchio attorno al ragazzino.

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