di Filomena Baratto
Vico Equense - Ci sono amicizie che strada facendo ci abbandonano senza un motivo, almeno apparentemente, ed altre che con il tempo si consolidano fino a diventare inossidabili.
Un’amica, tra quelle inossidabili, è Angela, l’amica del ristorante, se siete stati attenti nelle precedenti ricette, la quale, oltre ad essere una santa donna è anche un’ottima cuoca. Un giorno, per caso, insieme in macchina, mi diede la ricetta del suo pan di Spagna di cui feci subito tesoro, convinta che tutto quello che lei fa, è ottimo. Lei ama il mio pan di Spagna, ma io, curiosa, subito provai il suo.
Anche lei conosce la mia cucina e si fida, reputandola buona e gustosa. Per questo ci facciamo complimenti a vicenda. Tra di noi c’ è una grande collaborazione, senza mai provare sentimenti di rivalsa o di invidia. Così, preparai il suo pan di Spagna e visto che mi era venuto una favola, stravolgo anche la crema e invece della solita, vado alla ricerca della crema pasticciera e finalmente trovo quella che fa il mio caso, poi la converto in crema al limone e comincio a guarnire la mia torta. In cucina si varia continuamente, può essere un odore, una crema, un ingrediente, così come cambia il nostro palato, proprio come la vita. Le novità ci piacciono, una forma di competizione per stare a passo con i tempi e con il gusto che, “crescendo” sembra anche vizioso.
La ricetta pan di Spagna è questa: 300 gr di zucchero, 300 di farina, 6 uova, busta di vanillina e bustina di lievito. Una volta pronto lasciare raffreddare.
Nel frattempo mettere in un bollilatte circa mezzo litro d’acqua, due cucchiai di zucchero e un bicchierino colmo di rhum fantasia. Girare energicamente prima di mettere sul fuoco e portare a ebollizione, poi spegnere e attendere che si raffreddi.
Intanto preparare la crema pasticciera con 300 gr di zucchero, 150 gr di farina, 8 tuorli, un litro di latte e succo e scorza grattugiata di un limone.
Per la preparazione: mettere nella pentola i tuorli e lo zucchero, mescolare con lo sbattitore, aggiungere lentamente la farina sempre sbattendo, poi il succo dl limone e la scorza grattugiata. Ovviamente per questa operazione si richiedono due limoni: uno per la spremitura, l’altro per grattugiarlo.
Dividere il pan di Spagna freddo in due dischi e se volete anche in tre.
Procedere con la bagna del primo disco, dosando le quantità uniformemente, poi spalmare un ricco strato di crema, coprire col secondo disco, bagnare con il resto dell’acqua. Passare l’ultimo strato di crema e creare con la siringa varie composizioni. Rifinire con fettine sottili di limone e foglie di menta e assaggiare dopo due ore di frigo. Talvolta aggiungo amarene sulle gocce di crema di varia composizione. L’ultima volta che ho usato le amarene è stato per la torta al limone del mio libro Just Job. Il sapore è ottimo, di una freschezza unica, da fare quando siamo disgustati ma non ci vogliamo far mancare il dolce. Finirà in un battibaleno.
Angela assaggiò la torta e mi fece i complimenti. Poi con la seconda fetta in mano, mi chiese la ricetta e scoppiò a ridere quando seppe che si trattava del suo pan di Spagna. Le passai, invece quella della mia crema, finendo così sempre per scambiarci segreti e consigli delle nostre cucine. D’altra parte è così che migliora e si rinnova la cucina! Da allora è la mia torta preferita, non disgusta ed è adatta alle teenagers che stanno sempre a dieta. Mia figlia me l’ha chiesta più di una volta anche se mangia come un uccellino, e sono contenta per mettere d’accordo tutti. Questa è una torta che finisce senza accorgercene e subito dopo ce ne vuole un’altra. Buona domenica in…dolce!
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