di Claudia Esposito
Vico Equense - Ci sarà anche Vico Equense quest’anno alla “Mostra del cinema di Venezia”. Il film “Le verità” girato e ambientato in città, opera prima da regista di Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore generale del “Social World Film Festival”, sarà infatti presentato domenica 4 settembre alle ore 11 presso la Sala Conferenze del Padiglione di Luce-Cinecittà all’Hotel Excelsior del capoluogo veneto. Una soddisfazione immensa per l’emozionato regista che a caldo ha commentato la notizia sui social network: “I sogni sono fatti per essere inseguiti e alcune volte, quando meno te lo aspetti, si avverano”. La mattina dopo l’annuncio, Giuseppe Alessio Nuzzo è emozionatissimo e preso dai mille preparativi di una partenza, imprevista quanto sognata, per il Lido di Venezia che avverrà tra dieci giorni: “È una soddisfazione immensa per me, per la nostra giovane troupe ma anche per Vico che avrà questa grande ribalta mediatica nazionale che è la “Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia”. La Città avrà la vetrina che merita dopo aver tanto dato alle riprese sia in tema di partecipazione, calorosità e accoglienza che come disagi che cercammo di contenere nel miglior modo possibile”. Genere poco diffuso in Italia, “Le verità” è un thriller psicologico dove realtà parallele, visioni, premonizioni sul futuro si intrecciano nella storia di un 30enne intrappolato in una vita che vorrebbe diversa.
Protagonista il “Libanese” della serie tv “Romanzo criminale”, Francesco Montanari, attorniato da un cast di tutto rispetto con nomi del calibro di Nicoletta Romanoff, Fabrizio Nevola, Anna Safroncik, Luigi Diberti, Sergio Solli, Renato Scarpa, Massimo Poggio, Lino Guanciale, Salvatore Misticone, gli stessi presentatori storici del “Social World Film Festival”, Yuri Napoli e Roberta Scardola. In un cameo girato alla villetta Paradiso a notte fonda, sotto un diluvio ricreato per esigenze sceniche, anche Maria Grazia Cucinotta. “Le verità”, prodotto dal "Social World Film Festival" e dalla Pulcinella Film, è stato realizzato interamente da giovani under 35, rientrando nel progetto "Film4Young" con il supporto della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della Gioventù. Il film attualmente è ancora in post-produzione e in autunno approderà nelle sale delle maggiori località italiane: “Il 4 settembre – continua Nuzzo – mostreremo agli addetti ai lavori e alla stampa il trailer che i vicani hanno visto in anteprima qualche settimana fa. Un incontro a cui parteciperanno anche gli attori che, emozionatissimi, stanno apprendendo anche loro in queste ore di dover venire a Venezia e stanno cercando di incastrare i loro impegni lavorativi con questa passerella irrinunciabile”.
Di red carpet in red carpet, dall’Arena Loren al Lido di Venezia, dalla “Mostra internazionale del cinema sociale” alla “Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia”: per il film “Le verità” è la prima volta che spicca il volo “fuori casa”, in attesa di presentarsi in forma integrale su numerosi altri palcoscenici. I primi vagiti a inizio 2016 tra l’hinterland partenopeo e Napoli prima di approdare a Vico, casa madre del “Social” e location della pellicola e delle riprese esterne. Ad aprile tutta la città, dal centro al litorale, fu interessata dalle riprese, con la troupe che era diventata ormai di casa per le vie del centro, con tantissimi cittadini a fare le comparse. E proprio con la città il regista Giuseppe Alessio Nuzzo aveva voluto festeggiare il 28 luglio scorso quando, alla presenza di una parte del cast tornato a Vico per l’occasione, aveva offerto una maxi torta ai cittadini dopo aver mostrato il trailer in anteprima nazionale nel corso di una serata evento nell’ambito del “Social World Film Festival”. Una festa con brindisi sulle note live di Marco Ligabue, autore della sigla finale del film, in quello stesso angolo di piazza dove il 19 aprile, alle 2.42 delle notte un emozionatissimo Giuseppe Nuzzo urlò: “Film chiuso”. Così come emozionato era anche il protagonista Francesco Montanari quando tre settimane fa dichiarò con commozione: “Questo gruppo di giovani lo porterò sempre nel cuore. Quando ho fatto il provino mi sono trovato davanti un regista giovane e molto professionale che fa sentire la sua voce e lavora per sodo per realizzare i suoi sogni”. “Su questo set – aveva detto Anna Safroncik – ho trovato un gruppo di giovani caricati di tanta energia e positività. Sono stati loro che mi hanno rigenerata dopo un periodo non facile. È stata un’esperienza fantastica”. Un sogno che inizia con un giovane di Acerra innamorato del cinema che mette in piedi il “Social World Film Festival” divenuto poi “Mostra internazionale del cinema sociale” a cui si sono affiancati nel corso del tempo progetti collaterali quali il “Museo del cinema”, il “Wall of fame”, documentari, tour mondiali, libri e ora anche film. Di prossima uscita un nuovo documentario e un cortometraggio con Leo Gullotta, entrambi su un tema delicato quale il morbo di Alzheimer. La macchina non si ferma mai e lavora solo tutto l’anno. Un solo motto: “Can’t stop the Social: il sogno continua”. O più semplicemente, come dice il regista: “Mai smettere di sognare, cinema è sogno”.
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