In politica gli assenti hanno sempre torto

Vico Equense - Chi si assenta ha torto. Il dissenso si può manifestare in mille modi ma non nella forma in cui è stato fatto in occasione dell’ultimo consiglio comunale. Chi non partecipa ai confronti non ha intenzione di intraprendere una politica costruttiva. Chi non partecipa non ha interesse nell’affrontare temi di cui deve invece occuparsi. La politica è a servizio della gente, non il contrario: partecipate, dite la vostra, dissentite, gridate se necessario, ma partecipate. Solo dal confronto appassionato e propositivo nascono le migliori proposte. Insomma, fare l’opposizione: magari con fatica tenace e senza alcuna gratificazione, magari con ripetizioni scoccianti senza esito e rese pubbliche il più possibile, però facendo il proprio lavoro, svolgendo quello che è in democrazia il proprio ruolo... Ovviamente questa è una considerazione del tutto personale. 

Ricevo da Maurizio Cinque e pubblico 



I consiglieri comunali di opposizione – mossi da una forte e coesa condivisione di intenti - desiderano portare all’attenzione della Città le gravissime illegittimità procedurali che si sono verificate in occasione della convocazione del Consiglio Comunale del 31 luglio 2016, illegittimità e mancanze che li hanno spinti a non partecipare alla seduta. Ed infatti, nonostante fosse stato posto all’ordine del giorno, tra gli altri, un argomento di fondamentale importanza per la vita amministrativa locale, quale è il riequilibrio di bilancio, per il quale il regolamento prevede che il consiglio debba radunarsi in seduta “ordinaria”, la convocazione è avvenuta secondo l’anomala e contraddittoria formula “ordinaria d’urgenza” ed in violazione del termine di cinque giorni liberi previsto dall’art. 38 del medesimo regolamento. Tra l’altro la relativa documentazione ed i giustificativi di spesa sono stati messi a disposizione dei consiglieri in grave ritardo impedendo di fatto l’esercizio dell’attività di verifica e controllo propria della opposizione consiliare. Tale modus operandi, a nostro avviso, rende completamente illegittima ed inesistente la convocazione del consiglio comunale e costituisce un episodio di assoluta gravità, del quale riteniamo che chi di dovere debba assumersi tutte le connesse responsabilità. A ciò si aggiunga che, non senza sconcerto, dobbiamo constatare che il Sindaco, benché giunti al secondo consiglio comunale dal suo insediamento, non ha ancora esposto le linee programmatiche della sua amministrazione, come è previsto dalla legge e dal regolamento. Riteniamo tale comportamento grave ed irrispettoso verso i cittadini e verso i consiglieri comunali e ancor più sintomatico della approssimazione e dell’incertezza di questa Amministrazione verso le più importanti problematiche che affliggono la città rispetto alle quali, nonostante la loro urgenza, il Sindaco, la Giunta e la maggioranza, non hanno ad oggi prospettato soluzione alcuna. Ancora una volta, in continuità con un passato dal quale non si ha evidentemente la forza di prendere le distanze, le prerogative del Consiglio Comunale, organo supremo di indirizzo politico-amministrativo locale, sono state calpestate. Vico Equense forse meritava una Amministrazione diversa e migliore?

I Consiglieri Comunali
Maurizio Cinque 
Raffaele De Simone 
Antonino Di Martino 
Luigi Vanacore 
Ferdinando Astarita 
Giuseppe Russo