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sabato 6 agosto 2016

La precisazione...

Agorà
Vico Equense - Questa mattina la counselor Valeria Esposito, sul settimanale Agorà, parla di Salvatore Esposito, l’attore che interpreta il personaggio di Genny Savastano nella serie TV Gomorra e cita Vico Equense On Line. L’articolista, rileva che per ben due volte, il 25 luglio e il 3 agosto, il nostro blog d’informazione ha riportato le affermazioni di Savastano, intervenuto al Social World Film Festival che si è tenuto a Vico Equense dal 23 al 31 luglio. Vico Equense On Line, come organo d’informazione ha dato spazio all’evento internazionale, riportando non soltanto le dichiarazioni di Salvatore Esposito, ma anche quelle di altri attori del cast della fiction (Marco Palvetti, Gianluca Di Gennaro e Denise Capezza). Sull’argomento Gomorra 2, lo stesso giorno della dichiarazione di “Genny” (25 luglio) ho pubblicato anche ciò che penso, (“Gomorra”, tra realtà e finzione scenica... allegato sotto), sfuggito all'attenzione della dottoressa Esposito, che ha ritenuto opportuno aprire una riflessione sul fenomeno Gomorra senza tenerne conto…(clicca qui)

“Gomorra”, tra realtà e finzione scenica... 

 Vico Equense - La presenza di una parte del cast di Gomorra 2, al Social World Film Festival, ha provocato alcune polemiche in Città. A molti la serie tv non piace. La ritengono, a dispetto certamente delle intenzioni degli stessi autori, diseducativa. Il dibattito infuria c’è un ampio schieramento che senza mezzi termini accusa la fiction di veicolare in tv modelli sbagliati e negativi. Da qui parte poi tutta la diatriba sul valore educativo, sull'impatto che può avere sui giovani e le possibili ricadute sociali che il principio di imitazione potrebbe determinare. Roberto Saviano ha dichiarato più volte che Gomorra è nata fin da subito per essere una “serie senza il bene”.
 
Anche in questa seconda stagione l’obiettivo è far misurare il pubblico con il male in modo assoluto e totalizzante, senza la mediazione di figure positive per cui fare il tifo. In Gomorra non troviamo infatti uomini delle forze dell’ordine che siano protagonisti o personaggi che riescono a ribellarsi alla spirale di violenza nella quale sono cresciuti. La serie-denuncia cerca di descrivere il male dall’interno, nella convinzione che esso vada raccontato per ciò che è, senza filtri e con estremo realismo. Io credo che raccontare il male non sia sbagliato, dato che sarebbe più errato nasconderlo o addirittura far finta che non esista. Solo prendendo coscienza della realtà possiamo in qualche modo far qualcosa per migliorare. Gomorra quindi, più che una serie tv dedita all’intrattenimento, deve farci fermare a riflettere su cosa ci circonda e su come possiamo fare per migliorarci..

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