Fonte: Antonino Siniscalchi da Il Mattino
Penisola sorrentina - Due ore per coprire i 20 chilometri che separano Castellammare da Sorrento. Ieri sera mezzora solo per attraversare il ponte di Seiano, all'uscita della galleria in direzione Sorrento. Bastano questi due numeri per avere l’idea del vero e proprio calvario che turisti e pendolari devono affrontare per entrare e uscire dalla Costiera. Dovrebbe essere la strada che porta al relax, eppure negli ultimi anni la Statale sorrentina, nonostante l’apertura della galleria Pozzano-Seiano, rimane un incubo per quanti sono costretti a percorrerla. E puntuale, durante ogni stagione turistica, la questione-traffico si trasforma in emergenza. Ormai le scene sono sempre le stesse e si ripropongono senza la possibilità di adottare alcun provvedimento per arginare il fiume di auto in transito in tutte le ore del giorno, con punte massime in quelle serali.
Soluzioni? Nessuna per il momento, non bastano l’apertura temporanea dei parcheggi per limitare il numero di auto per le strade per attenuare le possibilità di rallentamenti. Intanto, sperando dell’ennesimo palliativo, con una revisione della circolazione in prossimità del bivio di Marina d’Equa, allo studio dell’Anas, la Penisola sorrentina rischia di morire di traffico. Venerdì e sabato sera il serpentone di auto incolonnate si allungava in alcuni punti nevralgici in maniera vertiginosa. Domenica sera la replica in direzione opposta con le auto incolonnate lungo i tornanti di Punta Scutolo dirette verso il casello autostradale.
A complicare la situazione poi, si aggiunge anche il traffico proveniente dalla Costiera amalfitana e che confluisce sulla Statale sorrentina nell’area di piazza Santa Maria del Lauto a Meta. Insomma, per tre giorni l’intero comprensorio è diventato ostaggio del caos con conseguenze che si ripercuotono anche sull’immagine del turismo e sulla mobilità di centinaia di ospiti in arrivo e in partenza.
«Quando i nostri clienti si lamentano del traffico, cerchiamo di sdrammatizzare dicendo che la conquista del paradiso costa fatica», confessa Paolo Durante, tour operator, corrispondente di agenzie tedesche, francesi e inglesi. «Tuttavia – prosegue Paolo Durante – il problema è gravissimo ed a poco servono anche soluzioni che in passato sono sembrate la panacea dei mali della Costiera, come l’aumento delle corse dei treni della Circumvesuviana e degli aliscafi. Inoltre, non va sottovalutata l’indisciplina di automobilisti e centauri che rischiano di compromettere l’incolumità dei pedoni nell’attraversamento della carreggiata nei centri abitati. Insomma, traffico caotico e pericoli intaccano l’immagine della penisola sorrentina a livello internazionale».
Controlli inadeguati, sosta selvaggia di piccoli e grandi bus lungo le arterie principali, carico e scarico fuori orario (quello dei turisti e dei loro bagagli avviene a tutte le ore a ridosso degli hotel), centauri velocissimi ed irrispettosi di ogni norma del codice (sorpassano senza curarsi di chi proviene dal senso opposto, non si fermano sulle strisce pedonali, trasporti pubblici inesistenti e quindi non alternativi all'automobile), sono le cause principali di rallentamenti e blocco della circolazione. Uscire con l'auto da Sorrento durante la prima mattinata costituisce il primo problema per la presenza dei pullman in entrata e uscita. Il corso Italia è insufficiente a contenere due file di auto che circolano nelle due direttrici di traffico ed i sorpassi dei mezzi a due ruote rallentano di molto la circolazione, così come è frequente la sosta nei pressi dei vari negozi che insistono lungo l'arteria da Sorrento a Meta.
Negli anni scorsi, proprio per cercare di alleviare il traffico sulla Statale sorrentina era stata progettata una strada alternativa, una sorta di mini-tangenziale della Costiera che collegasse le zone collinari dei comuni di Meta, Piano, Sant’Agnello e Sorrento. Il progetto, tuttavia, è rimasto nel cassetto. E chissà se non è stato un bene. Almeno sotto l’aspetto ambientale, ma intanto, oggi, a metà mattinata, da Sorrento a Meta, un’ora per percorrere 4 chilometri, 45-50 minuti, tra giovedì e sabato, da Sant’Agnello a Sorrento. Si può?
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